A circa tre mesi di distanza dalla Hoka Maratona di Ravenna Città d’Arte 2021, è stato consegnato allo IOR, Istituto Oncologico Romagnolo, l’assegno firmato da Ravenna Runners Club e legato al progetto attuato nello scorso mese di novembre. Un appuntamento ormai tradizione celebrato quest’anno in leggero ritardo a causa delle limitazioni legate alla pandemia, ma che non ha perso tutto il suo peso specifico e l’importanza. Un gesto ben più che simbolico per sostenere una battaglia sempre attuale anche in un periodo nel quale l’attenzione mediatica si è spostata in prevalenza sulle dinamiche del Covid, tralasciando altre malattie che devono continuare ad essere combattute ogni singolo giorno.
Nella sede forlivese di IOR ieri (martedì 01 marzo) il presidente di Ravenna Runners Club Stefano Righini ha consegnato nelle mani di Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, l’assegno di 5mila Euro alla presenza anche di Cristiana Di Pietrantonio, testimonial del progetto che l’ha vista in primo piano in occasione di Hoka Maratona di Ravenna Città d’Arte 2021.
Cristiana, paziente oncologica e runner del Club SuperMarathon, è salita alla ribalta delle cronache nazionali nelle ore successive all’evento ravennate per aver completato di 42,195 Km della Maratona in 6h 20’ 19”, entro il tempo limite delle 6h 30’ compiendo dunque un’autentica impresa. Un messaggio fortissimo che nel giro di poche ore ha letteralmente fatto il giro del mondo, dimostrando che nulla è impossibile anche nella malattia e anche per coloro che affrontano una diagnosi di tumore. Un viaggio intrapreso da Cristiana insieme a due compagni d’eccezione come Liliana Farronato e Marco Mannucci, storici pacer della Maratona di Ravenna che l’hanno accompagnata e sostenuta per tutto il percorso affiancandola e sostenendola anche nei momenti più complicati e dettando un’andatura che le permettesse di giungere al traguardo entro il tempo limite.
Una sfida vinta da Cristiana a dai suoi partner, così come da IOR e Ravenna Runners Club in un’occasione di ripartenza dopo lo stop imposto nel 2020 dalla pandemia: l’idea di portare una runner affetta da adenocarcinoma polmonare ad affrontare la gara regina della corsa su strada ha rappresentato un significato di rinascita e di resilienza. La preparazione di Cristiana ha reso questa iniziativa una grande festa, oltre che una dimostrazione di quanto la forza di volontà possa portare una persona al di là dei limiti fisici che una patologia seria impone.
“Le imprese come quelle della nostra amica Cristiana – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – ci dimostrano quanto i pazienti oncologici siano in grado di compiere attività che non si credevano possibili fino a non troppo tempo fa. Anzi, oggi sappiamo che una regolare attività fisica è fondamentale come arma di prevenzione contro molte forme di tumore e come, anche in pazienti in terapia oncologica, questa sia importante per coadiuvare e rendere meno pesanti le terapie stesse. Lo IOR da anni investe in questa opera di sensibilizzazione su movimento e alimentazione, tanto che ha reso concreto questo suo impegno con l’apertura del PRIME Center, luogo in cui convoglieremo le iniziative di prevenzione per i ragazzi, i professionisti di medicina integrativa e i progetti di sensibilizzazione ad una corretta alimentazione e ad un regolare esercizio fisico, come arma sia per diminuire la probabilità di sviluppare una neoplasia, sia per aumentare l’efficacia delle terapie alleviandone al contempo gli effetti collaterali più comuni. Una struttura che sorge nel territorio di Cesena, ma che rappresenterà un nuovo punto di riferimento per tutte le città della Romagna. Grazie quindi a Cristiana per la sua tenacia e il suo impegno e a Maratona di Ravenna, partner importante da tanti anni che ci ha permesso, non solo di finanziare importanti progetti dedicati ai pazienti oncologici, ma di poter arrivare con il nostro messaggio a migliaia di persone, diffondendo la cultura della prevenzione”.
“Ciò che Cristiana ha saputo rappresentare – dice Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club – è una dimostrazione di forza che va ben oltre al solo significato simbolico di un tale gesto. Siamo stati felici di poter essere, con la Maratona di Ravenna, il palcoscenico di un’impresa che lascia senza parole. Speriamo che tutto ciò sia di stimolo e di esempio per tante altre persone che, in questo modo, possano trovare la forza interiore per combattere la malattia e far prevalere la voglia di vivere appieno ogni momento. Anche quest’anno il progetto portato avanti con IOR ha saputo lanciare un messaggio importante del quale ci siamo fatti volentieri veicolo di promozione”.