Si è rinnovata anche quest’anno, in occasione dell’Epifania, la tradizione dell’ “Impagliata”, ovvero la consegna da parte del sindaco di Faenza del “servizio per la puerpera” in maiolica, quale omaggio della città al primo maschietto e alla prima femminuccia nati a Faenza da famiglie residenti nel comune manfredo.
La prima bimba, Serena, è venuta alla luce alle 21.43 del 2 gennaio per la gioia di mamma Anila e del papà Stiljan Salla. La famiglia, di origine albanese ma da tempo residente a Faenza, conta già due fratellini Kristian e Fernando di 8 e 5 anni.
Non si è fatto attendere molto di più il primo maschietto. A poche ore di distanza, esattamente alle 00.11 di venerdì 3 gennaio, è infatti nato Stefano, primogenito di mamma Sara Mazzotti e del papà Paolo Seu, coppia che da tempo vive l’impegno di volontariato all’interno dell’associazione Mato Grosso.
L’impagliata è un servizio in ceramica costituito da diversi elementi (una “scodella per il brodo”, un “piatto portovo con il portasale” e una piccola zuppiera), sovrapposti l’uno all’altro ad incastro, in modo da formare quel complesso unico, che un tempo veniva donato alle madri faentine per il loro primo pasto a letto. La tradizione dell’impagliata che testimonia il significato della vita e la protezione che la comunità riservava alla donna-madre per tutto il periodo puerperale, à documentata a Faenza fin dal ‘400.
Nel tempo il tradizionale servizio faentino è stata donato anche ad alcune note personalità, tra cui la principessa di Piemonte, Maria Josè di Savoia, per la nascita della terzogenita Maria Gabriella (1940), e la principessa di Galles, Diana Spencer, in occasione della nascita del primogenito William (1982).
Insieme all’impagliata, alle neomamme è stato consegnato un buono del valore di 150,00 € messo a disposizione dalla società Sfera s.r.l che gestisce le farmacie comunali, quale contributo per le prime necessità dei neonati.