I dati di chiusura del 2021 stimati dall’Autorità di Sistema portuale per lo scalo ravennate sono un’iniezione di fiducia importantissima, ancor più all’inizio di un anno che si è aperto con l’ondata invernale di contagi e l’aumento dei prezzi energetici.
“I numeri del porto, registrati peraltro in un anno complicatissimo, fotografano bene la ripresa in atto e testimoniano quanto l’infrastruttura sia vitale per il tessuto produttivo romagnolo – afferma il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi – Risultati resi ancora più significativi dall’importante riflesso sulla mobilità sostenibile, anche grazie all’altissima movimentazione ferroviaria delle merci”.
“La prospettiva di ulteriore sviluppo con i progetti in cantiere, dall’escavo dei fondali al potenziamento delle crociere, rendono lo scalo un esempio concreto di quella ripresa e resilienza che il Piano nazionale incentiva e sostiene”.