Con il decreto energia è iniziato un percorso che riafferma la centralità del tema energetico per lo sviluppo del Paese, e segnatamente del gas naturale, la fonte che deve traghettarci nella transizione energetica e di cui ancora avremo bisogno per decenni. Per questo abbiamo più volte sostenuto la necessità di rilanciare la produzione nazionale di metano, valorizzando i siti di estrazione già esistenti.
A Ravenna e in Romagna sappiamo farlo, bene e in sicurezza, da decenni: rafforzare la capacità estrattiva dei giacimenti attivi significa non solo cercare di calmierare i prezzi con contratti a lungo termine con sollievo per le produzioni energivore, ma è anche forse l’ultima possibilità di rianimare un settore decisivo per l’economia nazionale e per qualunque ambizione di transizione energetica vera.
Le nostre imprese sono pronte, speriamo solo di non essere fuori tempo massimo: ora occorre sveltire il più possibile l’iter per il rilascio di permessi e autorizzazioni, con procedure semplificate che incoraggino gli investimenti, diversamente si rischia di vanificare sul nascere qualsiasi tentativo di accelerazione.