Le assemblee di Confindustria Romagna e Confindustria Forlì-Cesena, riunite oggi in Fiera a Cesena, hanno approvato la fusione tra le due territoriali.
Nasce così dal 1° gennaio 2020 un unico soggetto in rappresentanza di oltre mille imprese romagnole, che danno lavoro a 50 mila dipendenti producendo un fatturato aggregato di 25 miliardi di euro.
Il progetto aveva già avuto il via libera dai rispettivi Consigli direttivi un mese fa, e oggi si conclude il percorso iniziato il 28 ottobre 2014 dalle assemblee delle tre territoriali romagnole di Confindustria, che aveva trovato un’importante tappa intermedia con la nascita di Confindustria Romagna attraverso la fusione tra Rimini e Ravenna il 1° ottobre 2016, per volontà e iniziativa degli allora presidenti Paolo Maggioli e Guido Ottolenghi.
Si apre ora una fase transitoria che si concluderà con l’assemblea del 2021, e sarà guidata da Paolo Maggioli alla presidenza. Andrea Maremonti affianca gli altri vicepresidenti elettivi in carica nelle due associazioni al momento della fusione, mentre il nuovo Consiglio Generale transitorio è composto dalla somma dei due precedenti Consigli in carica. La direzione generale di Confindustria Romagna resta affidata a Marco Chimenti.
“La fine di questo 2019 vede finalmente realizzati progetti a cui abbiamo dedicato tempo, energie e passione – spiegano Maggioli e Maremonti – Il 2020 vedrà la nostra famiglia allargata muoversi in un contesto in evoluzione, a partire dal rinnovo del governo della regione: noi continueremo a fare il nostro lavoro con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto, continueremo a far sentire la nostra voce che da oggi è più forte, ma sarà sempre garbata. Con questo anno si chiude un capitolo importante, e siamo pronti ad aprirne uno nuovo da protagonisti, con entusiasmo e grinta”.
“Si conclude oggi il percorso verso la fusione di Confindustria Romagna e Forlì- Cesena, un progetto importante che porterà alla nascita di un soggetto di rappresentanza più forte e strutturato, al servizio di un territorio che ha un vivace e solido tessuto industriale – ha commentato la vicepresidente di Confindustria per l’organizzazione, Antonella Mansi – Mettendo a fattor comune le competenze e le conoscenze le imprese potranno contare su servizi migliori e su una maggiore capacità di far sentire la loro voce. Più forti insieme conservando le proprie preziose diversità.”
“La fusione deliberata oggi – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari – è di straordinaria importanza: il sistema della rappresentanza imprenditoriale si unisce, grazie ai valori comuni e alla visione unitaria che esprimono le imprese della Romagna. Oggi abbiamo una grande responsabilità: dare risposte sempre più efficaci alle imprese dei nostri territori. L’interesse di tutti gli imprenditori è costruire un ambiente più competitivo e più favorevole all’impresa e allo sviluppo del territorio. La Romagna vanta imprese d’eccellenza, produzioni e servizi di grande qualità, un territorio ricco di potenzialità che con la nuova Confindustria Romagna potranno svilupparsi in modo ancora più deciso ed efficace”