Confindustria Romagna unisce la propria voce a quella del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, e ne rilancia con forza e convinzione l’appello al premier Draghi e al parlamento, per una visione di sistema e integrata sull’energia che faccia tesoro delle esperienze e delle competenze dei territori, mettendole in rete a beneficio di tutti.
“Il momento è adesso: serve subito una strategia composita e di lungo raggio – ribadisce il presidente Roberto Bozzi – Non c’è urgenza maggiore di quella attuale: Ravenna e la Romagna hanno idee, tecnologie e professionalità che per decenni hanno affermato il distretto offshore adriatico in tutto il mondo, lavorando con rigorosa osservanza della sicurezza e lanciando parallelamente e con successo il modello di turismo che ancora anima le nostre coste.
La ricchezza e il dinamismo del nostro territorio affondano lì le loro radici: è tutto pronto e rodato per funzionare su larga scala, sia per quanto riguarda le fonti energetiche tradizionali sia soprattutto per le rinnovabili. Estrazioni di metano, rigassificatore, parco eolico e fotovoltaico galleggiante, idrogeno verde, cattura e stoccaggio della CO2: la diversificazione dell’approvvigionamento è già qui, insieme a un enorme potenziale di minore inquinamento e impatto climatico, maggiore disponibilità di energia e posti di lavoro.
Possiamo rendere concreta questa transizione a livello nazionale ora, partendo da qui”.