“Il DPCM dello scorso 22.03, che definisce le attività che possono continuare a operare, sta generando grande confusione tra le aziende in relazione ai codici Ateco contenuti nel provvedimento”.
Con queste parole Mauro Basurto, segretario generale di Confimi Romagna, si fa portavoce di una problematica importante per le imprese che non sono nelle condizioni di decidere se continuare o meno a svolgere la propria attività quando in possesso di un codice Ateco secondario, rispetto a quelli primari indicati nel Decreto.
“Confidiamo pertanto – prosegue Basurto – che in brevissimo tempo vengano prodotte indicazioni puntuali da parte del sistema camerale così come attendiamo chiarimenti in merito alle modalità operative con le quali le aziende dovranno contattare la Prefettura.
Nel frattempo Confimi Romagna è mobilitata per fornire tutta l’assistenza necessaria per il ricorso agli ammortizzatori sociali nelle loro varie articolazioni e, a tale riguardo, segnaliamo che sono stati predisposti alcuni vademecum operativi consultabili sul sito www.confimiromagna.it”.