Secondo l’indagine sulla congiuntura, condotta dalla Camera di commercio di Ravenna in collaborazione con il sistema camerale dell’Emilia-Romagna, l’osservazione del dato tendenziale evidenzia, per il terzo trimestre dell’anno in corso, la conferma del trend positivo per il fatturato del settore, che mette a segno un altro e più vivace incremento, pari a +12,1%, dopo la situazione di stallo fatta registrare nel terzo trimestre del 2020, quando fu rilevato un -0,3%. Il risultato è anche molto migliore rispetto a quello pre-pandemia, ovvero di quello ottenuto nell’analogo trimestre del 2019, in cui il fatturato del settore edile ravennate aveva subito un decremento tendenziale pari a -1,3% (rispetto al corrispondente trimestre dell’anno prima).
Confermato il trend positivo per il fatturato del settore delle costruzioni in provincia di RavennaNel terzo trimestre del 2021, continua il recupero anche per il giro d’affari dell’artigianato provinciale delle costruzioni che realizza, rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente, un brillante +21,1%. Per l’industria delle costruzioni della regione Emilia-Romagna, con una intensità relativa pari a +6,6%, continua la ripresa avviata da inizio anno ed accelerata lo scorso trimestre, proseguendo la tendenza positiva del 2021. Per quanto riguarda l’andamento rispetto al trimestre precedente, nel terzo trimestre del 2021, gli indicatori congiunturali espressi in forma di giudizio (stabilità, diminuzione, aumento) sono positivi, evidenziando così una valutazione sostanzialmente favorevole sull’andamento congiunturale del settore; in miglioramento, rispetto al trimestre precedente, per il volume di affari, con un saldo che pur rimanendo contenuto, entra in campo positivo.
Le previsioni delle nostre imprese edili, convergono verso l’aspettativa di tendenze in miglioramento per quanto riguarda il fatturato complessivo e per il trimestre di chiusura dell’anno gli imprenditori edili ravennati sono piuttosto ottimisti ed il clima di fiducia permane, confidando nei vari incentivi previsti per il settore, nonostante l’avanzata della quarta ondata per la situazione sanitaria. La quota dei pessimisti scende ed aumentano le imprese ottimiste: la speranza di un ulteriore recupero, per il trimestre ottobre-dicembre viene avvalorata dagli operatori del settore. Consideriamo inoltre che è salita sopra al 66% la quota delle imprese “attendiste” del campione, cioè che sperano nel breve periodo di riuscire a mantenere almeno invariata l’attività.
L’analisi della base imprenditoriale del settore delle costruzioni, mette in evidenza che la consistenza delle imprese, al 30 settembre 2021, conta 5.263 imprese attive al Registro Imprese di Ravenna, che rappresentano il 15,4% del totale delle imprese operative provinciali. Secondo la lettura temporale dei dati, rispetto allo stesso trimestre del 2020, il numero totale delle imprese attive del settore è aumentato di altre 113 unità, pari a +2,2% in termini percentuali. Nel periodo in esame, l’andamento secondo la velocità relativa, supera quello regionale (+1,9%) ed anche il risultato in ambito nazionale (+2%). La tendenza positiva per la base imprenditoriale dell’edilizia provinciale, è stata determinata dalle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati (+110 e +2,7%), a cui segue l’andamento tendenziale positivo anche per le attive nella costruzione di edifici (+7 e +0,7%). Ancora in flessione il piccolo gruppo di imprese che svolge attività di ingegneria civile (- 4 e -8,5%).
Inoltre, anche il confronto con il terzo trimestre dell’anno pre-Covid, per la base imprenditoriale dell’edilizia si riscontra segno positivo con una velocità relativa pari a +0,9% e saldo positivo corrispondente a 47 imprese in più. Gli effetti del superbonus e degli incentivi vari stanno producendo risultati positivi: gli stimoli introdotti dal Governo a sostegno del comparto delle costruzioni, della sicurezza sismica e sostenibilità ambientale, associati alla capacità organizzativa delle imprese ed al progressivo retrocedere della pandemia nella stagione primaverile ed in quella estiva, hanno reso possibile una ulteriore spinta alla ripresa partita all’inizio dell’anno, per un settore che è stato tra quelli più colpiti per le conseguenze derivate dalle politiche di contrasto alla diffusione del virus. La proroga agli incentivi principali anche per il 2022, fanno sperare in un consolidamento della tendenza positiva. Permangono alcune criticità, tra cui quella rappresentata dall’aumento rilevante dei prezzi, in particolare delle materie prime, per non parlare della crescita dei costi riferiti alle utenze (energia elettrica, gas, ecc…), tema non solamente italiano.