Con la prima riunione del Consiglio territoriale di Confcooperative Romagna, tenutasi ieri su piattaforma, i 100 dirigenti convocati espressione di tutti i territori provinciali, hanno provveduto a completare le nomine degli Organi che presiedono all’attività e alle strategie dell’organizzazione. Sono stati eletti vice-presidenti Luca Bracci, vicario (già Presidente di Confcooperative Ravenna-Rimini), Pierangelo Laghi e Antonio Buzzi. E’ stata formalizzata la composizione del Consiglio di presidenza che affiancherà il presidente Mauro Neri nei prossimi 4 anni con compiti di gestione e indirizzo.
Il Consiglio di Presidenza è composto da 25 cooperatori: Cesare Bagnani, Livia Bertocchi, Andrea Bassi, Luca Bracci, Antonio Buzzi, Maurizio Casadei, Carlo Dalmonte, Pamela Della Chiesa, Raffaele Drei, Mauro Fabbretti, Maria Giulia Fellini, Anna Grazia Giannini, Valerio Giorgis, Raffaele Gordini, Pierangelo Laghi, Marina Lappi, Mauro Marconi, Mauro Neri, Antonio Prati, Mirca Renzetti, Secondo Ricci, Guido Sassi, Pio Serritelli, Doriana Togni e Vernocchi Davide.
Il Consiglio territoriale ha proceduto, poi, alla nomina di Mirco Coriaci a Segretario generale, figura prevista anche dallo Statuto di Confcooperative Romagna con compiti di rappresentanza politico-sindacale. A Coriaci, già direttore dell’Unione di Forlì-Cesena, vanno infatti le responsabilità sui rinnovi contrattuali e i rapporti con le organizzazioni sindacali, sulla formazione, le politiche di sviluppo, dell’innovazione e della ricerca e i rapporti con le Federazioni.
“Dopo l’assemblea di costituzione che ne ha decretato la nascita, Confcooperative Romagna ha completato i suoi Organi statutari – dichiara il presidente Mauro Neri – così da consentirci di avviare da subito l’attività di rappresentanza e politico sindacale a tutti i livelli. La nostra Unione associa 640 cooperative con 160.000 soci e quasi 40.000 occupati, siamo quindi una delle Unioni più rappresentative d’Italia nel contesto di Confcooperative e intendiamo incidere sul tessuto economico e sociale in un dialogo serrato con le istituzioni locali, consapevoli di avere dato vita a un grande progetto a servizio delle cooperative associate”.