Il presidente di Confcooperative ER Francesco Milza chiede al Governo un ripensamento
“Non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica: è bene che le Istituzioni a tutti i livelli lo comprendano, altrimenti si continuano a lanciare proclami che non trovano concretezza. Aggiungere una nuova tassa per le imprese sull’utilizzo della plastica negli imballaggi non risolve il problema ma scarica i costi della riduzione dell’impatto ambientale esclusivamente su aziende, lavoratori e consumatori”.
Così Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, commenta l’introduzione della Plastic Tax nella prossima Legge di Bilancio a cui sta lavorando il Governo.
“Le nostre imprese hanno bisogno di essere accompagnate per un periodo congruo e con apposite misure verso un processo di riconversione industriale per diminuire l’utilizzo della plastica nelle loro produzioni – aggiunge Milza –, ma questo obiettivo non può essere perseguito improvvisando una nuova tassa. Invece di premiare e valorizzare quelle aziende che stanno riducendo il ricorso alla plastica e scelgono di utilizzare i materiali riciclati per il packaging dei loro prodotti, e invece di sostenere la filiera industriale del riciclo oggi più che mai in difficoltà dopo il blocco delle importazioni dalla Cina, con l’introduzione della Plastic Tax il Governo rischia di arrecare danni al sistema produttivo, senza portare benefici ambientali”.
“Confidiamo – conclude il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, organizzazione che rappresenta 1.600 cooperative con 230.000 soci e oltre 80.000 occupati – in un ripensamento da parte del Governo, auspicando un orientamento verso percorsi di incentivazione per le imprese che favoriscano un minore ricorso alla plastica. Dal canto nostro, in linea con le iniziative portate avanti da Confcooperative nazionale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, dal prossimo 6 novembre elimineremo tutte le bottiglie di plastica dai nostri uffici”.