Durante l’incontro tra Mauro Mambelli, presidente Confcommercio provincia di Ravenna, assieme ai dirigenti dell’Associazione e i candidati al Consiglio Regionale del Partito Democratico, Eleonora Proni, sindaca di Bagnacavallo dal 2014 al 2024 e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna dal 2019 al 2024, e Massimo Cameliani, assessore del Comune di Ravenna dal 2011 al 2021 e attuale presidente del Consiglio comunale di Ravenna, sono state affrontate le istanze e le preoccupazioni espresse dalla cittadinanza, nonché i temi inerenti allo sviluppo futuro del territorio e delle sue imprese.
Sulla ricostruzione post-alluvione e sull’importanza degli investimenti nella prevenzione, i candidati hanno sottolineato la necessità di un approccio integrato e preventivo nella protezione del territorio, così da ridurre i rischi per le comunità locali e costruire una resilienza territoriale a lungo termine.
Un’altra priorità emersa riguarda lo sviluppo turistico; oltre al potenziamento delle infrastrutture chiave, come il terminal crociere, si è discusso della necessità di investire nella modernizzazione della rete ferroviaria, sia in direzione di Bologna sia verso la costa adriatica. Inoltre, i candidati hanno sottolineato, in accordo con il Presidente Mambelli, dell’importanza del ruolo della Regione in una maggiore valorizzazione dei centri storici e nel favorire il commercio al dettaglio e i pubblici esercizi.
L’importanza strategica del porto di Ravenna è stata anch’essa un tema centrale. I candidati Cameliani e Proni hanno concordato sulla necessità di continuare a svilupparlo come hub con una forte proiezione globale, puntando su infrastrutture efficienti e su un sistema di trasporti intermodali che lo colleghi efficacemente con i principali snodi europei.
Infine, un ulteriore punto focale è stato l’impegno per i giovani e la valorizzazione dei nuovi talenti. Entrambi i candidati si sono impegnati a promuovere politiche volte a creare opportunità concrete per i giovani del territorio, mirando a contrastare la fuga di cervelli. Si è parlato, in particolare, di rafforzare il collegamento tra istruzione e mondo del lavoro, incoraggiando la collaborazione tra università, imprese locali e istituzioni, e promuovendo programmi di formazione orientati alle nuove competenze digitali e green, sempre più richieste dal mercato del lavoro.”