In tema di concessioni demaniali, Confartigianato della provincia di Ravenna interviene in un dibattito che ha visto da una parte l’intervento della Regione Emilia-Romagna e dall’altra l’organizzazione di forme di protesta che interessano il mondo balneare.

“In un contesto così delicato e complesso come quello del demanio marittimo, la proposta della Regione di istituire un tavolo di confronto con tutti i comuni costieri e le associazioni di categoria rappresenta un passo fondamentale – è il commento di Tiziano Samorè Segretario Provinciale di Confartigianato della Provincia di Ravenna -. Questo tavolo, infatti, può diventare uno strumento risolutivo per garantire che le decisioni prese siano il frutto di un lavoro congiunto e coordinato tra le istituzioni e le associazioni. Solo così si potranno definire criteri comuni, caratterizzati da regole chiare e trasparenti, evitando che si creino disparità ingiustificate che potrebbero favorire o penalizzare gli imprenditori in base al territorio in cui operano”.

“Tuttavia – prosegue Samorè – non possiamo nascondere la nostra apprensione per la mancanza di una risposta concreta da parte del Governo Nazionale. Da mesi attendiamo l’emanazione di una legge di riordino del comparto del demanio, una normativa che è assolutamente necessaria per tutelare gli oltre 30.000 imprenditori che operano nel settore. Il tempo, però, sta per scadere, e con l’approssimarsi di settembre, il rischio di un blocco totale del settore diventa sempre più reale.

Questa situazione di stallo è inaccettabile e mette a rischio non solo il futuro di migliaia di imprese, ma anche l’intero comparto turistico, che rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia locale e nazionale.

In questo contesto, è essenziale che si garantiscano criteri di indennizzo equi e adeguati, che riconoscano pienamente il valore delle imprese. Le aziende che hanno operato per anni con dedizione e professionalità devono essere adeguatamente tutelate e valorizzate”.

Per Giovanni Rocchi, responsabile provinciale di Confartigianato Imprese Demaniali, “pur comprendendo e rispettando le ragioni che hanno spinto altre sigle sindacali a promuovere azioni di protesta, non ne condividiamo le modalità. Crediamo fermamente che le carenze del Governo non debbano ricadere sui turisti, che in questi giorni stanno affollando le nostre spiagge e che rappresentano una risorsa preziosa per la nostra economia. Il turismo è una componente vitale per l’economica del nostro territorio, e non riteniamo giusto che venga penalizzato nel pieno della stagione turistica balneare.

Come Confartigianato Imprese Demaniali continuiamo a lavorare quotidianamente in tutti i tavoli di confronto necessari, con l’obiettivo di ottenere quelle risposte concrete che gli imprenditori del settore balneare attendono ormai da troppo tempo. La nostra priorità rimane quella di tutelare il lavoro, il territorio e il patrimonio di competenze, oggi rappresentato dalle imprese balneari, che sono la vera ricchezza della nostra riviera romagnola”.