Il Presidente di Confabitare Ravenna, avv. Gian Paolo Babini, la scorsa settimana, ha scritto all’Ill.mo Sig. Prefetto di Ravenna, chiedendo la convocazione urgente di un Tavolo per l’emergenza degli affitti di alloggi per studenti universitari, al fine di valutare
Ecco il testo completo delle problematiche evidenziate:
“PREMESSO CHE da alcune settimane è in corso, in tutto il Paese, una protesta da parte degli studenti universitari, che riguarda il c.d. “caro affitti” degli alloggi per coloro che provengono da fuori sede;
la questione – pur nella sua estrema serietà – è ricorrente nel tempo e si ripresenta di norma verso la fine e l’inizio dell’anno accademico, in occasione dei rilasci degli alloggi e della ricerca di nuove soluzioni abitative;
il fenomeno della carenza di alloggi a prezzi calmierati non riguarda solo i Comuni dove sono ubicate le università ma, altresì, i Comuni limitrofi;
per una serie concomitante di fattori, i rincari degli affitti ammontano, nel 2023, a percentuali che, in alcuni casi, superano del 30/35% gli importi dell’anno precedente;
complice l’inflazione, ma non solo, i rincari dei prezzi dei principali servizi pubblici, i rialzi a tratti eccessivi dei prezzi del comparto edile nonché, da ultimo, il rialzo dei tassi di interesse dei mutui, hanno contribuito, in modo diretto e indiretto, all’aumento dei canoni di locazione;
l’emergenza c’è ma non può essere “scaricata” sui privati proprietari, i quali altro non fanno che attenersi alle regole di mercato, secondo i principi stabiliti dalla nostra Costituzione a tutela della proprietà privata;
non compete ai privati farsi carico di alcuna forma di “welfare” in sostituzione degli Enti pubblici a ciò preposti, né possono farsi carico di costi al posto dello Stato e degli altri Enti che hanno ritenuto di dover diminuire o cancellare del tutto i fondi di sostegno previsti;
va riconosciuto, esiste – anche se, probabilmente, è marginale – il fenomeno di chi affitta immobili non a norma o privi dei requisiti igienico-sanitari, a canoni del tutto ingiustificati o in “nero”;
nella nostra Provincia, ci sono facoltà dell’Università di Bologna, cui sono iscritti anche studenti fuori sede;
CONSIDERATO CHE
con l’approvazione della legge 431/1998, del Decreto MIT 16/01/2017 e con la sottoscrizione, da parte delle principali Associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini, degli Accordi territoriali locali, sono stati normati in ogni loro aspetto i contratti di locazione per studenti universitari;
dette norme prevedono la determinazione del canone in base ai parametri di calcolo ivi stabiliti e l’uso di modelli contrattuali conformi agli Accordi medesimi, di tal ché ogni contratto al di fuori di tali parametri o dei prescritti modelli (fatta salva l’opzione del contratto libero 4+4) deve considerarsi in violazione di legge;
si rende necessario un controllo rigoroso da parte dei Comuni e dell’Agenzia delle Entrate del rispetto delle norme indicate nelle predette leggi e accordi, così da prevenire il fenomeno dei contratti in nero o a canone e durata in violazione delle norme;
è opportuno che le Università, in collaborazione con i Comuni e le ASL, mettano a punto un sistema di raccolta delle segnalazioni e di controllo, finalizzato a verificare le denunce di affitto di alloggi non a norma o in condizioni igienico-sanitarie che non ne consentirebbero la locazione;
diventa necessaria la convocazione di un “Tavolo” prefettizio, che veda la presenza dei soli soggetti realmente in grado di adottare decisioni efficaci dal punto di vista normativo ed operativo;
si reputa opportuna la previsione di ulteriori incentivi di natura fiscale, per favorire la sottoscrizione dei contratti per studenti universitari, anche mediante la sottoscrizione di Accordi territoriali integrativi di quelli esistenti.
Tanto premesso e considerato, il Presidente di Confabitare Ravenna, avv. Gian Paolo Babini, la scorsa settimana, ha scritto all’Ill.mo Sig. Prefetto di Ravenna, chiedendo la convocazione urgente di un Tavolo per l’emergenza degli affitti di alloggi per studenti universitari, al fine di valutare le problematiche sopra evidenziate e, nel caso, avviare una collaborazione stretta fra i soggetti interessati, nonché definire le modalità per la convocazione di una nuova concertazione sindacale finalizzata alla sottoscrizione di Accordi territoriali integrativi, che introducano facilitazioni per la stipula dei contratti per studenti universitari e procedure concordate per i relativi controlli. In particolare, ha chiesto che al predetto Tavolo partecipino: 1. Prefetto di Ravenna; 2. Presidente Regione Emilia-Romagna; 3. Sindaco di Ravenna; 4. Presidente di ACER Ravenna; 5. Questore di Ravenna; 6. Comandante provinciale dei Carabinieri; 7. Comandante provinciale della Guardia di Finanza; 8. Presidenti provinciali delle Associazioni proprietari immobiliari; 9. Responsabili provinciali Sindacati inquilini; 10. Direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Ravenna; 11. Sindaci dei Comuni sede di Università e dei Comuni limitrofi; 12. I responsabili dell’Ateneo di Bologna, del Campus di Ravenna ed i rappresentanti degli studenti; 13. Responsabili provinciali delle associazioni degli Agenti immobiliari; 14. Il Presidente del Tribunale di Ravenna; 15. I responsabili dell’UNEP; 16. Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna; 17. Il Responsabile CARITAS.”