Sono stati ultimati nei giorni scorsi gli interventi di restauro del volume pergamenaceo miniato dello Statuto della Terra di Sant’Agata risalente al 1487 e della sua copia cartacea settecentesca, vergata nel 1758.

“Riprendere in mano i nostri statuti, finalmente restaurati, è stata un’emozione indescrivibile – ha dichiarato l’assessore del Comune di Sant’Agata sul Santerno Elisa Sgaravato -. Per il Comune di Sant’Agata sul Santerno rappresentano un patrimonio di fondamentale importanza perché il nostro passato fa ancora oggi parte dell’identità della nostra comunità. Il restauro, oltre a rendere nuovamente fruibili agli studiosi e ai cittadini i due volumi, ha permesso di conoscere più da vicino la tecnica di esecuzione e manifattura dei due esemplari”.

L’Amministrazione comunale di Sant’Agata sul Santerno aveva evidenziato la necessità di intervenire per il recupero conservativo e la valorizzazione di questi beni archivistici, riconoscendone l’importanza culturale, sociale e storica e sostenendone la conoscenza presso la comunità non solo locale. Per questo, aveva segnalato all’Ibacn (Istituto per i beni artistici culturali e naturali) l’esigenza di un intervento di urgenza per il recupero conservativo di queste testimonianze della storia e della cultura locale, anche per la loro valorizzazione e fruibilità. L’Ibacn ha concorso alle spese di restauro, digitalizzazione e valorizzazione di questi antichi volumi di pregio con 6mila euro, a fronte di una spesa complessiva 6.794,18 euro più Iva.

Gli Statuti si trovano ora nel Municipio di Sant’Agata. Sul sito del Comune (www.comune.santagatasulsanterno.ra.it) è stata creata una apposita sezione che raccoglie i post del blog “Hercules Dux”, a cura dell’assessore Elisa Sgaravato.

Il lavoro di restauro è stato affidato allo Studio Crisostomi srl di Roma.