È stata una serata di grande musica e di condivisa solidarietà quella che si è svolta martedì 17 dicembre nella chiesa di Santa Teresa e a cui hanno partecipato più di un centinaio di persone. L’Orchestra La Corelli diretta da Jacopo Rivani e il Coro Kairos Vox guidato da Alberto Pelosin hanno regalato ai presenti un concerto emozionante, affiancando a pagine corali di Palestrina, l’esecuzione dell’Oratorio di Natale composto da Camille Saint-Saëns. L’evento di beneficenza ha permesso di raccogliere fondi a sostegno delle persone più povere che ogni mattina si rivolgono a Santa Teresa per fare una doccia, procurarsi vestiti puliti e mangiare qualcosa. Si tratta di un servizio, denominato “Docce, Guardaroba e Ristoro”, che è aperto tutti i giorni nei locali della Fondazione e permette a chi vive in povertà di aver cura della propria igiene personale e di potersi raccontare grazie anche all’apertura di uno Sportello d’ascolto. Il ricavato dell’iniziativa, aperta a tutti e su offerta libera, è stato complessivamente di 1325 euro. La somma sarà utilizzata per compensare i costi di gestione del servizio Docce, a cui quest’anno è stata destinata l’intera raccolta fondi natalizia perché purtroppo sono in notevole aumento le richieste di accoglienza. Il 2024 si chiuderà con più di 10.000 accessi giornalieri, a fronte dei 3900 del 2023. In queste prime due settimane di dicembre sono state più di 150 le docce fatte e più di 300 le colazioni servite. Gli ospiti che frequentano il servizio, che sono oltre 170, provengono da dormitori, dalla strada, da contesti abitativi improvvisati (scantinati, garage, ripostigli, sottoscala) e fra loro c’è anche chi pur avendo una casa, fa fatica a pagare le bollette o chi pur avendo un lavoro o una pensione dignitosa, non può permettersi un affitto per i prezzi poco abbordabili disponibili sul mercato.
<<È un servizio – dichiara Matteo Casadio, responsabile del coordinamento operativo delle attività dell’Opera nel suo discorso a introduzione della serata – che alla fine del 2024 ci costerà, al netto delle donazioni di alimenti e di vestiti, complessivamente 20.000 euro di costi vivi, tra acquisti di prodotti alimentari, per l’igiene personale, per vestiario, biancheria intima e scarpe, costi per il servizio di lavanderia e per la pulizia dei locali, costi per le utenze, per manutenzioni ordinarie e straordinarie. Grazie, quindi, per le offerte che avete voluto donarci e per il supporto, di ogni tipo, che vorrete dedicare in futuro a questo servizio e a quelli che inaugureremo nei prossimi mesi>>. A conclusione infatti di una serie di interventi che permetteranno di ottenere l’autorizzazione di prevenzione incendi, in primavera Santa Teresa potrà inaugurare la nuova Casa della carità, in grado di ospitare fino a quasi 40 tra persone sole e nuclei familiari in cerca di una collocazione definitiva e il nuovo dormitorio con circa 20 posti letto.
<< L’Opera di Santa Teresa non è più quella che probabilmente molti di voi ricordano. Questo semplicemente e prima di tutto perché i tempi cambiano: sono cambiate le modalità con le quali si è riorganizzato il servizio sanitario nazionale e normative regionali e nazionali. Tutti fattori – prosegue Casadio – che hanno imposto a Santa Teresa, in questi ultimi anni, di ripensarsi, e di cambiare rispetto al nuovo contesto nel quale ci si è trovati ad operare. È stato fatto negli anni scorsi, un lavoro faticoso, ma allo stesso tempo straordinario e intelligente per pensare e progettare al fine di restituire Santa Teresa alla sua vocazione originaria, quella affidatagli dal suo fondatore don Angelo Lolli, una “casa rifugio per gli abbandonati” e per rispondere alle nuove povertà che, anche se siamo in un territorio che sa produrre ricchezza, riguardano anche la nostra comunità>>. Per promuovere un legame sempre più stretto tra la Fondazione cara a don Angelo Lolli e la comunità ravennate, è stato costituito il suo Ramo ETS (ente del terzo settore) che renderà più conveniente, anche per le imprese, fare donazioni direttamente all’Opera di Santa Teresa, grazie alle agevolazioni fiscali previste dalla legge.
<<Santa Teresa è giunta ad un momento storico importante che ci porterà a breve ad aprire pubblicamente il percorso che porterà alle celebrazioni verso il suo Centenario, che ricorrerà il 25 gennaio 2028>> conclude Casadio.
Il concerto di beneficenza è stato gentilmente offerto dal Polo Sanitario Santa Teresa e da Ravenna 33, in collaborazione con Fondazione Ravenna Manifestazioni.
Chi vuole partecipare alla raccolta fondi per il servizio Docce, Guardaroba e Ristoro di Santa Teresa, può farlo in una delle modalità indicate a questo link www.operasantateresa.it/help-raccogliamo-scarpe-per-i-senza-tetto-del-servizio-guardaroba/.