Ravenna Coraggiosa organizza lunedì 9 gennaio alle 20.30 alla Ca’ Rossa di Via delle Industrie n. 7 (di fronte al Mausoleo di Teodorico) una iniziativa pubblica sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, in cui verranno illustrate le nuove normative che rendono possibile l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili anche per cittadini e imprese che non hanno lo spazio fisico (es. tetti idonei) per ospitare direttamente impianti fotovoltaici per l’autoconsumo.
Dopo una breve premessa sulla sfida relativa alla salvaguardia del clima e allo sviluppo delle energie rinnovabili, introdurrà la serata Emiliano Galanti, esperto di Legacoop Romagna, che illustrerà anche un progetto, in corso di avvio, che coinvolgerà diverse imprese cooperative del territorio ravennate.
L’incontro sarà concluso da Gianandrea Baroncini, assessore alla Transizione Ecologica del Comune di Ravenna.
Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?
Il riscaldamento climatico da un lato, dall’altro l’aumento dei costi dei carburanti fossili (petrolio e gas) che incide sul caro-bollette di famiglie e imprese, richiedono una accelerazione del passaggio a una maggiore efficienza energetica e all’utilizzo delle energie rinnovabili.
L’Unione Europea si è posta l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni di anidride carbonica entro il 2030; la Regione Emilia-Romagna, nel nuovo Piano energetico aggiornato a dicembre 2022, ha programmato per il 2035 l’impiego di energie rinnovabili al 100%. Lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili risulta allora una delle possibili strategie per conseguire tali importanti obiettivi.
Una comunità energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale.
Grazie alla conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162 del 2019, sono state infatti introdotte anche nel nostro Paese le “Comunità Energetiche Rinnovabili” previste dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE); le norme attuative del decreto dovrebbero essere ormai prossime alla conclusione. Il tema del dibattito di lunedì sera è dunque quanto mai attuale e interessante.