La proposta di bilancio di previsione 2025/2027 viene presentata, anche quest’anno, in un contesto internazionale difficile, con il conflitto russo-ucraino che non trova la via di pace diplomatica e il conflitto israelo-palestinese che si sta estendendo da Gaza al Libano, con il rischio di incendiare tutto il Medio Oriente. Pur dovendosi confrontare con questa situazione di incertezza e rallentamento del ciclo economico, il bilancio è costruito secondo due azioni: non aumenta le tasse e i tributi locali e continua a garantire livello e qualità dei servizi, al netto di una minore disponibilità di risorse imposta ai Comuni dalla spending review inaugurata con la finanziaria dello scorso anno.
La discussione della manovra si apre oggi, venerdì 29 novembre, in commissione bilancio e sarà portata in consiglio comunale il 17 dicembre per essere approvata entro il 31 dicembre, evitando di ricorrere all’esercizio provvisorio, consentendo quindi una maggiore agilità di gestione per il prossimo anno.
“Abbiamo approvato nei tempi previsti dalla legge il bilancio di previsione 2025, evitando l’esercizio provvisorio – afferma il sindaco Michele de Pascale –. È un bilancio solido, che consente al Comune di Ravenna di assegnare le risorse necessarie all’insieme dei servizi di alta rilevanza sociale nella nostra comunità e all’educazione, nel contempo di continuare ad investire in promozione turistica e in iniziative culturali. Abbiamo trovato risorse anche per il verde pubblico, così da far fronte ai piani di piantumazione di cui la città ha bisogno. In giunta abbiamo approvato, inoltre, l’accordo transattivo a parziale stralcio di un contenzioso in atto sull’Imu delle piattaforme. Sono 43 milioni di euro, fra imposta e interessi, che il Comune di Ravenna incasserà nei prossimi 6 anni, e non sono tutti, poiché prosegue il contenzioso per la parte relativa alle sanzioni. È un dato rilevante, perché ottenere circa 7 milioni di euro all’anno significherà poter mantenere un alto livello di investimenti, evitando un eccessivo indebitamento. Questo è il mio ultimo bilancio da sindaco, e il fatto di lasciare la città con i conti in ordine, con un importantissimo piano investimenti per i prossimi anni e la possibilità di poter programmare nuove sfide per il futuro, è per me motivo di grande orgoglio. Significa aver condotto la nave in porto”.
“È una manovra – afferma l’assessora al Bilancio Livia Molducci – che continua a sostenere e garantire la continuità dei servizi educativi, sociali e culturali. Continua a mantenere risorse per le famiglie e per promuovere lo sviluppo economico, il turismo, l’ambiente e lo sport e lo fa, compensando la minore disponibilità di risorse con rimodulazioni della spesa, efficientamenti e risparmi che possiamo affrontare grazie anche alla solidità che ha sempre caratterizzato i nostri bilanci continuando ad assicurare servizi essenziali per la nostra comunità”.
Parte corrente
Il bilancio di previsione 2025/2027 è costruito registrando un sostanziale consolidamento della spesa corrente sul livello delle spese previste, con l’assestato 2024 che ha visto un aumento per i Comuni delle spese per acquisto di beni e servizi (+6,1%), acquisto di luce e gas (+13,6% nel primo semestre e +9% nel secondo), manutenzione degli immobili (+7%), contratti di servizio per l’infanzia e il sociale (+10%).
Inoltre, sono confermati tagli di 200 milioni al Fondo di solidarietà comunale (principale entrata di derivazione statale) con il quale vengono finanziati servizi istituzionali dei Comuni: infanzia, sociali e disabilità.
In corso di esercizio 2025 si dovrà, inoltre, registrare quanto oggi previsto nel disegno di legge di bilancio 2025 ovvero due nuovi vincoli per gli Enti locali: l’obbligo di raggiungere l’equilibrio di bilancio e l’accantonamento forzato di un contributo alle finanze pubbliche da sostenere con le entrate correnti pari a 130 milioni per l’anno 2024, che diventeranno 260 milioni per il triennio 2026-2028 e 440 milioni per il 2029.
La medesima bozza della legge di bilancio 2025 propone un pesante ridimensionamento, fino all’azzeramento, di fondi destinati agli investimenti degli enti locali che riguardano il fondo per la progettazione, i fondi per la messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche, la rigenerazione urbana e il fondo per la realizzazione di piccole opere.
Nonostante minori risorse in Finanziaria il Comune di Ravenna tiene in equilibrio i propri conti, con efficientamenti e distribuzione oculata delle risorse per garantire servizi con le medesime tariffe degli anni precedenti e assorbendo parte degli incrementi derivanti dall’inflazione.
Il bilancio di parte corrente quota complessivamente a 193,169 milioni che, al netto della specifica destinazione e reimputazioni, ammonta a 161,560 milioni di euro. Nel quadro generale del bilancio la differenza in parte entrata, fra assestato 2024 e nuova previsione 2025, dipende dalla riduzione di oltre 35 milioni derivante dalla istituzione a partire dal 1 gennaio 2025 della Tariffa corrispettiva puntuale in luogo della Tari.
La modalità di applicazione della tariffa puntuale corrispettiva sarà disciplinata da un apposito regolamento, approvato dal Consiglio d’Ambito di Atersir ossia dell’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti come stabilito dall’art. 4 della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 23.
Essendo la tariffa puntuale applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, fuoriesce dal bilancio del Comune la contabilizzazione sia della voce di entrata che quella di spesa per confluire integralmente nel bilancio del gestore, cioè di Hera spa.
Sul versante della spesa corrente si confermano le somme sui livelli dell’assestato 2024 per i diversi servizi, sostenendo maggiori costi dei servizi socio-educativi che vengono ampliati e recepiscono gli incrementi inflattivi e adeguamento per il rinnovo dei contratti dei dipendenti per il biennio 2022/2024 e dei dipendenti della cooperazione sociale.
Oltre 10 milioni di euro per nidi e materne; 12,8 per il diritto allo studio di cui 5,7 per appoggio scolastico; 6,5 per edilizia pubblica e calore; 5,2 per la cultura; 5,7 per la mobilità; 8 per provveditorato e luce; 11,2 per servizi sociali; circa 1 milione per turismo; circa 6 per illuminazione pubblica (risparmio di un milione l’anno, da 7 a 6 milioni); 1,6 per lo sport; circa 11 per strade e viabilità; circa 1 milione per le politiche giovanili; circa 5,5 per ambiente e difesa del suolo.
Piano investimenti
La spesa per investimenti per il 2025 è prevista in 87.215 milioni di euro di cui 40 milioni provenienti da terzi (Stato, Regione e privati) e 47 milioni di risorse comunali o ricorso a mutui.
A questo proposito nel 2023 il debito residuo era di 17mila e 900 euro, circa 90 euro pro capite. Poi nel 2024 l’indebitamento è cresciuto a 21mila euro. La previsione per il 2025 è di ulteriore aumento di circa 30mila euro, ma la reale capacità di indebitamento non potrà superare 5 milioni. Per non appesantire troppo la spesa corrente per interessi passivi. Si precisa che in ogni bilancio, da quando si è insediata questa Amministrazione, sono stati inscritti progetti per i quali è stata indicata, quale fonte di finanziamento, quella dei mutui, per avviare velocemente la loro progettazione, e che poi sono andati avanti quando abbiamo vinto i bandi e ottenuto i finanziamenti diversi. Quindi, il livello di indebitamento è di lievissima entità ed è finalizzato alla concretizzazione di investimenti strategici, spesso con piccole compartecipazioni rispetto a finanziamenti più grandi. Con la stessa dinamica abbiamo proceduto all’apertura di mutui per futuri progetti.
Nuove piste ciclabili, rifacimenti e messa in sicurezza di ponti, sistemazione ordinaria e straordinaria di strade, messa in sicurezza di strade e marciapiedi dalle radici sia in città che in tutti i lidi; efficientamento energetico e interventi straordinari in scuole e in edifici del patrimonio storico e culturale; protezione della costa. Sono questi alcuni dei principali ambiti nei quali si interverrà.
Tra i numerosi interventi si segnalano, solo per fare alcuni esempi
Viabilità e pubblica illuminazione: importanti risorse sono state destinate ad interventi di manutenzione straordinaria e di bonifica da radici in varie località del centro città, del forese e dei lidi (in particolare a Marina Romea via Altee e Betulle, viale delle Palme e altre strade; via Spalato a Marina di Ravenna; via Liburna a Classe; nella zona Ravenna sud le vie Val Brembana, Val Pusteria e Val Venosta; lungo le piste ciclabili di viale Pertini e viale Alberti e in diverse strade a Lido di Classe); si prevede la realizzazione di diverse piste ciclabili in via Maccalone, tra Carraie e Santo Stefano, in via Zuccherificio, tra Classe, Fosso Ghiaia e Mirabilandia, tra San Michele e Fornace Zarattini, in via dell’Idrovora, e diverse altre; la riqualificazione della piazza di Savarna e la messa in sicurezza della via Dismano all’interno del centro abitato di San Zaccaria, demolizione e ricostruzioni dei ponti su via Trieste, Stradone e su via Romea Sud tutti collocati sullo scolo Lama a Ravenna; rifacimento ponti sulla via Corriera Antica a Mandriole e su via Cella sul fiume Ronco; ristrutturazione e adeguamento sismico del ponte sulla ex statale 16 a Savio in attraversamento del Fiume Savio.
Scuole e nidi: rilevanti risorse sono state indirizzate ad interventi di manutenzione straordinaria negli edifici scolastici come la manutenzione straordinaria e l’adeguamento sismico alle scuole di primo grado Zignani di Castiglione e Manara Valgimigli di Mezzano; efficientamento energetico alle scuole Torre e Mordani; il rifacimento della pavimentazione nella scuola Garibaldi. Sono previste nuove palestre nella scuola primaria Garibaldi di Porto Corsini, nella primaria Garibaldi di Ravenna, nelle scuole secondarie di primo grado Manara Valgimigli a Mezzano e Zignani a Castiglione candidate nei fondi PNRR.
Ambiente e tutela del territorio: difese dall’ingressione marina e realizzazione argine di sabbia a protezione delle diverse località costiere; progetto Life NatuReef per la protezione della costa nella zona sud di Lido di Dante con il ripristino di una delle antiche scogliere di ostriche e sabellarie; prolungamento in mare dell’argine in sinistra idraulica della foce del canale Molino a Punta Marina.
Patrimonio storico culturale: restauro e risanamento conservativo del chiostro maggiore e dei locali contigui alla Sala Dantesca della Biblioteca Classense; realizzazione di nuovi spazi espositi al Mar Museo d’arte della città di Ravenna.
Strutture a rilevanza sociale: programma integrato di edilizia residenziale sociale San Biagio nord; recupero di locali pubblici a Porta Adriana; ripristino alloggi Erp in convenzione con Acer.