“Gli eventi meteorici del giugno e del settembre 2024 hanno causato ai territori dei nostri comuni una gravissima situazione di dissesto che si aggiungono ai danni già subiti a seguito degli eventi del maggio 2023.
Per fare fronte ai danni subiti nei nostri comuni abbiamo attivato interventi in somma urgenza per ricostruire i fossi, rimuovere le frane che hanno ostruito le strade e permettere di rimandare a casa le persone, ma abbiamo dovuto intervenire per contenere i fronti di frana che si sono riaperte a seguito delle enorme quantità d’acqua caduta nell’evento del 18 settembre 2024.
Come richiesto, abbiamo presentato la rendicontazione degli interventi di somma urgenza che abbiamo attivato, ma trascorsi ormai molti mesi dall’evento NON abbiamo avuto nessun riscontro, così non ce la facciamo ! Non sappiamo se e per quanto saranno riconosciuti ai nostri comuni gli interventi di somma urgenza per i quali abbiamo impegnato risorse dei nostri comuni che non disponiamo e senza il riconoscimento delle risorse molti dei nostri comuni rischiano il dissesto finanziario.
La messa in sicurezza del territorio soprattutto nei comuni collinari, rappresenta una priorità per tutte le nostre comunità, ma rappresenta un elemento di sicurezza anche per tutta l’area di pianura che ha subito i danni delle alluvioni e questa priorità non può essere solo in capo ai comuni, deve essere un obiettivo condiviso da parte di tutte le Istituzioni, dal Governo alla Regione, al Commissario per la Ricostruzione, dobbiamo avere consapevolezza della emergenza che stiamo affrontando; tutti i versanti collinari non sono più stabili, le frane si sono riattivate e non possiamo lasciare abbandonato il territorio.
E’ partendo da questa consapevolezza che abbiamo avviato gli interventi in somma urgenza, intervenendo per mettere in sicurezza viabilità e accessibilità ai collegamenti ed alle aree interne.
Rivolgiamo un appello al Governo perché metta a disposizione le risorse necessarie a riconoscere gli interventi che abbiamo avviato, alla Regione affinchè promuova il necessario coordinamento fra i Comuni, le Province, il Commissario per la ricostruzione, da soli non ce la facciamo !
Senza questo riconoscimento, molti dei bilanci dei nostri comuni rischiano il dissesto finanziario, ma senza il riconoscimento delle somme urgenze avviate a seguito dell’evento meteorico del 18 settembre, ci impediscono di intervenire anche per ripristinare i danni che si sono verificati a seguito delle piogge dell’8 e 9 dicembre, anche in questo caso una enorme quantità d’acqua che è in parte stata trattenuta dalla neve caduta nelle parti più alte del territorio, evitando nuovi rischi di esondazioni, ma le piogge dei giorni scorsi hanno riaperto nei nostri territori nuove aree di dissesto, di nuovo frane sulla rete viaria ed ora siamo ormai nella impossibilità di attivare gli interventi che si rendono necessari.
Questo il senso dell’appello che abbiamo voluto rendere pubblico, perché i comuni, soprattutto quelli di collina, non possono, non debbono essere lasciati soli.”