Alla presenza dei familiari e delle associazioni combattentistiche e d’arma, insieme al vicesindaco di Forlì Vincenzo Bongiorno, al presidente del Consiglio Comunale di Forlì Loris Ceredi e ai consiglieri comunali Alessandra Ascari Raccagni e Graziano Rinaldini abbiamo commemorato Tonino Spazzoli nell’80° della morte, al cippo che ne ricorda l’esecuzione lungo l’argine destro del Ronco a Coccolia.

Repubblicano antifascista venne trucidato il 19 agosto del 1944 non prima di avergli riservato il dolore di vedere il corpo del fratello Arturo appeso a un lampione di Piazza Saffi a Forlì insieme a quelli di Silvio Corbari, Iris Versari e Adriano Casadei, tutti uccisi il giorno prima. Un macabro spettacolo che non aveva solo lo scopo di eliminare i resistenti, ma anche di spezzare la speranza di chi credeva in un futuro diverso.

Oggi, a ottant’anni da quei giorni drammatici, è nostro dovere ricordare non solo il loro sacrificio, ma anche i valori per cui hanno lottato: la libertà, la giustizia, l’uguaglianza. Viviamo in un tempo in cui vediamo il ritorno di retoriche e simboli che credevamo superati, ed è inquietante che dal governo non sia mai venuta una posizione chiara e precisa di distanza dal fascismo, o che venisse riconosciuto apertamente il valore dell’antifascismo.

Le immagini dei raduni dei giovani di FdI che inneggiano al nazismo trasmesse in televisione o l’aggressione di un giornalista nel corso di una manifestazione di militanti di estrema destra ci ricordano quanto sia facile scivolare verso l’intolleranza e la negazione dei diritti. Quando poi di fronte a tutto questo la maggior parte dei parlamentari tace e il grosso del paese non reagisce, significa che siamo arrivati al limite di tenuta dei valori democratici.

È per questo che il ricordo dei fratelli Spazzoli e del Battaglione Corbari è oggi più rilevante che mai perché ci spinge a vigilare, a non abbassare la guardia, e a difendere con forza i valori democratici sui quali è nata la Repubblica figlia del Risorgimento, che il loro sacrificio ha contribuito a costruire.

Il loro esempio ci ispiri a essere cittadini migliori, a lottare contro ogni forma di oppressione e a difendere con tutte le nostre forze i valori della Repubblica la libertà, per noi e per le generazioni future.

 La loro lotta è ancora la nostra lotta.