Torna a farsi sentire il Comitato cittadino di Tagliata, il gruppo composto da residenti e non, operatori del turismo e del commercio nato nell’estate di due anni fa per chiedere misure concrete contro il degrado della frazione.
Oggi come ieri, a preoccupare il Comitato é, soprattutto, la difficile convivenza con i centri di accoglienza profughi, una colonia e 2 hotel collocati nel cuore turistico della frazione. Tutte le strutture, infatti, registrano oggi un elevato numero di profughi che, talvolta in passato, si sono resi responsabili di alcuni problemi di ordine pubblico che hanno creato disagi ai turisti ed ai cittadini.
Da un’oggettiva analisi visiva, secondo il Comitato, la capienza dei centri di accoglienza sembra al limite. Dopo un periodo in cui le presenze parevano contingentate, infatti, oggi tutte le strutture sono tornate ad essere affollate e questo, in vista dell’inizio della stagione turistica 2024, comincia a destare qualche apprensione.
“Nessuno – precisa il Comitato – intende opporsi al valore dell’accoglienza o contrastare le politiche legate alla solidarietà, il problema però è che tanti immigrati concentrati in un territorio così piccolo rischiano di creare nuovamente problemi di ordine pubblico che sarebbero intollerabili per qualsiasi comunità, figuriamoci per una località turistica come la nostra che fa dell’immagine e dell’accoglienza i suoi principali requisiti di attrattività”.
Per questa ragione, il Comitato ha chiesto, con domanda protocollata e presentata all’ufficio protocollo del comune il 20 marzo 2024, di avere un check aggiornato della situazione e conoscere 1) il numero esatto di cittadini immigrati attualmente ospitati nelle tre strutture di Tagliata (hotel Kitty, hotel Simonetta e colonia di via Friuli); 2) quali politiche intende attuare l’Amministrazione in vista dell’imminente partenza della stagione turistica 2024.
E poiché a Cervia é tempo di elezioni amministrative, il Comitato – oltre ad aver presentato una lettera di proposte per la località – ha esposto la problematica dei centri di accoglienza anche ai candidati sindaci impegnati nella prossima tornata elettorale.