Lettera aperta dei comitati Borgo e via Ponte Romano di Faenza al Generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo l’intervista rilasciata alla Stampa, nella quale il commissario straordinario alla ricostruzione tracciava un bilancio del proprio operato:

“Abbiamo letto con stupore la sua intervista apparsa sulla Stampa di sabato  20 luglio 2024 …. un nostro famoso conterraneo Tonino Guerra scrittore sceneggiatore stretto collaboratore di Federico Fellini che certamente Lei conosce, sosteneva che l’ottimismo è il sale della vita…. ci fa piacere che a forza di respirare l’aria Romagnola sia rimasto contagiato… purtroppo noi alluvionati arrabbiati del comitato Borgo alluvionato di Faenza, alluvionati due volte cioè il doppio di tutti gli altri, insieme al Comitato via Ponte Romano, pretendiamo realismo, non ottimismo, e onestà intellettuale… Saremo schietti com’è nella nostra indole…. a oltre 14 mesi dell’emergenza, nessun piano speciale di messa in sicurezza è stato approvato, se non un piano preliminare di indirizzo.. non c’è traccia concreta di mappa o planimetria , di alcuna cassa di espansione, terreni allagabili, arginature speciali, delocalizzazioni e quant’altro…. .. Le sembra un successo di cui vantarsi??..
Su circa 30.000 cittadini e aziende alluvionate soltanto 504 pratiche sono state concluse su Sfinge… risulta l’ 1,7%,. Le sembra un successo di cui vantarsi??. Nell’articolo in questione ringrazia il ministro Crosetto… forse dimentica che dovrebbe ringraziare tutti  i romagnoli , sia famiglie che aziende, che hanno già anticipato di tasca propria le spese di ricostruzione per ripartire e non faranno domanda su sfinge… Si  chieda il perché”.