“La revisione della Politica agricola comune decisa dalla Commissione Ue salva dalla burocrazia mezzo milione di piccoli agricoltori italiani e risponde alle richieste della Coldiretti di alleggerire il peso delle “carte” che soffoca tutte le imprese agricole al di là delle loro dimensioni”.
È quanto emerge da una stima della Coldiretti diffusa in riferimento all’intervento della premier Giorgia Meloni in Senato con le anticipazioni sulle misure di semplificazione della Pac oggetto del vertice del Consiglio Ue in programma il 21 e 22 marzo a Bruxelles.
Proprio per entrare nel dettaglio delle novità ma anche per discutere delle prossime azioni per migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare la Coldiretti ha organizzato per giovedì 21 marzo un vertice nella capitale belga tra il presidente Ettore Prandini e la giunta dell’organizzazione e il Commissario dell’Agricoltura dell’Unione Europea Janusz Wojciechowski. L’appuntamento è per le ore 13.30 nella sede dell’organizzazione a Bruxelles, in Avenue de Tervueren 27.
Le modifiche alla Pac arrivano dopo le mobilitazioni della Coldiretti e del movimento trattori e vanno ad eliminare alcuni vincoli green, a partire dall’obbligo dei terreni a riposo, della rotazione e delle altre misure della condizionalità, oltre che più flessibilità per gli Stati.
“Norme troppo stringenti e spesso svincolate dalla realtà che ne hanno reso di fatto impossibile l’applicazione nelle campagne, già colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli” commenta l’associazione di categoria.
“Dopo aver incassato le prime forme di semplificazione, per Coldiretti da considerare comunque punto di partenza e non di arrivo, e il ritiro della direttiva agrofarmaci, sarà ora di fondamentale importanza anche l’introduzione dell’abolizione dei limiti sugli aiuti di stato finalizzati al superamento del de minimis, per poter attuare la moratoria dei debiti necessaria rispetto alle difficoltà che le imprese agricole stanno vivendo”.