“E’ fondamentale che Ortofrutticola del Mugello, in quanto storico punto di riferimento economico ed occupazionale per residenti e castanicoltori dell’alta collina rimanga a Marradi e quindi che si eviti la delocalizzazione produttiva, ma al contempo, nelle more della vertenza che ha congelato il lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato e delle maestranze stagionali, ci preme sottolineare la forte capacità di assorbimento di manodopera del bacino agricolo e agroalimentare ravennate, pronto a collaborare e a garantire da subito alternative occupazionali”.
Così Coldiretti Ravenna, tramite il suo Presidente Nicola Dalmonte, interviene in merito alla situazione dei lavoratori della fabbrica di marroni ribadendo, da un lato, auspicando che “si eviti a tutti i costi lo spostamento della produzione o la riduzione dei posti di lavoro, anche aprendo un nuovo percorso ragionato di riconversione”, dall’altro evidenziando “la disponibilità di molte realtà agricole, in primis dell’alta collina e del Faentino, ad assumere la manodopera avventizia attualmente senza lavoro”.
“L’agricoltura di qualità del nostro territorio – aggiunge il Direttore di Coldiretti Ravenna Assuero Zampini – alla luce anche delle restrizioni Covid che hanno reso più complesso il reperimento di manodopera specializzata proveniente dall’estero e date le necessarie e indispensabili operazioni colturali già avviate in vista della buona riuscita delle campagne produttive 2022, è in grado di dare una risposta occupazionale forte e concreta atta da alleviare le difficoltà che stanno attualmente vivendo le maestranze della fabbrica di Marradi”.