Nonostante le difficoltà con le quali devono fare i conti le imprese agricole, dal Covid alle gelate tardive che hanno inevitabilmente ridotto la produzione, crescono in questo 2021 le assunzioni di manodopera nei campi.

A dichiararlo è Coldiretti Ravenna sulla base delle giornate lavorate e retribuite nei primi 7 mesi dell’anno dalle aziende agricole associate confrontate con il medesimo periodo 2020.

“L’analisi interna sui dati occupazionali – spiega il Direttore Assuero Zampini – ci restituisce un quadro che, ancora una volta, sempre se ce ne fosse ulteriore bisogno, non fa che confermare l’importanza economica e sociale del settore e la grande resilienza delle nostre aziende che, seppur ancora alle prese con le difficoltà dettate da un anno e mezzo di aperture e chiusure e dalle incertezze di un 2021 ancora caratterizzato da pandemia e maltempo, hanno non solo confermato la manodopera ‘storica’, ma anche proceduto, come sempre nel pieno rispetto di legalità e massima trasparenza, a nuove assunzioni, dando anche una risposta a quella richiesta di lavoro innescata proprio dal Covid”.

“Visto il contesto generale, con la frutticoltura e l’agriturismo fortemente danneggiati da sfasamenti stagionali e pandemia – afferma il Presidente provinciale Coldiretti Nicola Dalmonte – un dato di ritorno positivo, seppur indice di una crescita che in termini assoluti non è elevatissima, siamo infatti attorno ad un aumento di occupati, tra stagionali e non, che sfiora il 20%, è comunque un segnale importantissimo perché conferma quanto l’agricoltura sia sinonimo anche di vicinanza, prossimità, nonché un pilastro di quel ‘fare comunità’ che è insito nella cultura contadina e dal quale non possiamo prescindere se vogliamo rilanciare l’intera economia, l’occupazione e il territorio”.