“La delibera della Giunta Regionale che approva le nuove disposizioni relative alle domande di contributo della misura ristrutturazione e riconversione vigneti per la campagna 2022/2023rappresenta un passo avanti importante per il settore vitivinicolo dell’Emilia-Romagna. Permette infatti di tutelare le produzioni della nostra filiera dall’invasione di vini generici stranieri”.
Ha commentato così Nicola Bertinelli, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna la decisione di viale Aldo Moro al Ministerodi dare il via a una serie di interventi che prevedono la ristrutturazione (ricollocazione del vigneto in una posizione più favorevole o il reimpianto con modifiche al tipo di allevamento), la riconversione varietale (il reimpianto di una varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale o il sovrainnesto su impianti esistenti) e il passaggio a tecniche di gestione più efficaci, quali l’introduzione di impianti irrigui o la modifica della forma di allevamento.
Le risorse assegnate ammontano a oltre 15 milioni di euro.
La delibera – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – stabilisce la superficie minima dell’intervento a 5000 mq. Per gli impianti di nuova realizzazione sono previsti contributi che variano da 8.000 a 8.500 euro per ettaro. È possibile ricevere il finanziamento anche per realizzare gli impianti di irrigazione al servizio del nuovo vigneto o di vigneti esistenti: per questo scopo saranno concessi 700 euro per ogni ettaro che salgono a 1.200 se si realizza un intervento subirriguo.
“La nostra regione – ha detto Bertinelli – è caratterizzata da un tessuto produttivo diversificato che comprende la produzione di vini a DO e IG di alto profilo, ma anche di vini senza DOP o IGP (cosiddetti vini comuni) che hanno registrato, complice anche la pandemia, un aumento di vendite nella grande distribuzione. Penalizzarne la produzione avrebbe lasciato spazi di mercato liberi alla concorrenza di produzioni di profilo analogo, ma provenienti dall’estero”.