Sabato 1 ottobre utili consigli alimentari e un gustoso e salutare omaggio a tutti i nonni che si presenteranno al mercato di via Canalazzo 59 (Ravenna) insieme ai nipotini.
In più di una famiglia su tre i nonni aiutano il bilancio domestico con una tendenza accentuata dalla crisi scatenata dalla pandemia ed ora ulteriormente accresciuta dal caro bollette.
In vista della Festa dei Nonni che ricorre in tutta Italia domenica 2 ottobre, il Mercato Contadino coperto di Campagna Amica Ravenna in sinergia con Federpensionati Ravenna vuole celebrare i nonni dedicando loro la mattinata di apertura di sabato 1 ottobre.
Tutti i nonni che si presenteranno al Mercato insieme ai nipotini, oltre a ricevere un gustoso e salutare omaggio, potranno ricevere materiale divulgativo sull’invecchiamento attivo e consigli utili sulla corretta alimentazione direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica.
In Italia la festa, istituita per legge nel 2005, riguarda ben 12milioni di anziani, sempre più fondamentali in famiglia dove la loro presenza viene considerata dal 38% degli italiani un fattore determinante per contribuire al reddito familiare, mentre il 35% guarda ai nonni come un valido aiuto per seguire i bambini fuori dall’orario scolastico. C’è poi un 17% che ne apprezza i consigli e l’esperienza ed un 4% che si avvantaggia del loro sostegno lavorativo a livello domestico. Solo un residuo 6% considera i pensionati un peso o un ostacolo. Come nella migliore tradizione agricola, la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata.
La presenza dei nonni è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari. Uno stile nutrizionale – ricorda Coldiretti – basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne, anche se con la pandemia si è verificata una brusca inversione di tendenza.