La possibilità di rimanere aperti durante il weekend vale in questo momento l’80% del fatturato settimanale degli agriturismi duramente provati dalle chiusure forzate che travolgono a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy, con vino e cibi invenduti per un valore stimato in 11,5 miliardi nell’ultimo anno.
E’ quanto afferma Coldiretti Ravenna nel commentare positivamente lo slittamento delle nuove eventuali misure di chiusura non più dalla domenica, ma dal lunedì successivo annunciato dal Ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, nell’incontro con le Regioni. Una novità importante – sottolinea Coldiretti – in attesa del prossimo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore dal prossimo 6 marzo e da cui dipende anche il destino del ponte di Pasqua, appuntamento che segna tradizionalmente l’inizio della stagione per molti dei nostri agriturismi già duramente colpiti dall’emergenza Covid con perdite di fatturato superiori anche al 70%.
Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea Coldiretti – i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. “Le nostre aziende – spiega Stefano Gardi, Presidente provinciale di Terranostra, l’associazione degli agriturismi di qualità Coldiretti, sono situate in aperta campagna nella massima sicurezza, rispettano tutte le prescrizioni sanitarie e come ulteriore impegno a garanzia di tutti abbiamo anche creato un vademecum interno per rafforzare le misure anti contagio. L’agriturismo – sottolinea Gardi – è casa nostra e la sicurezza è quella che vogliamo per le nostre famiglie, chi viene da noi si deve sentire sicuro come a casa propria”.