“Il via libera al calendario venatorio con l’apertura della selezione al cinghiale concessa sui propri fondi anche agli agricoltori è fondamentale per tutelare i raccolti di collina minacciati dalla proliferazione incontrollata degli ungulati”.
Così Coldiretti Ravenna, che nelle scorse settimane aveva sottolineato a più riprese la necessità di riattivare i piani di controllo ‘congelati’ dal lockdown connesso alla pandemia Covid-19, commenta positivamente gli atti assunti dalla Regione al fine di prevenire e ridurre i danni alle produzioni agricole.
Da lunedì 4 maggio, infatti, in concomitanza dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni del governo legate alla ‘fase 2’ e dell’ordinanza regionale che consente la selezione del cinghiale con spostamenti nell’ambito provinciale nel rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza, è ripartito ufficialmente il calendario venatorio.
“Già nelle settimane precedenti l’Assessorato all’Agricoltura regionale, dopo nostre sollecitazioni – commenta il Direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – aveva riattivato i piani di controllo del cinghiale che si svolgono sotto il coordinamento delle Province negli ambiti territoriali in cui la caccia è vietata, riconoscendone la pubblica utilità. Altro passaggio importante della delibera firmata dall’Assessore Mammi, la concessione alle Province di avvalersi nel controllo della specie anche degli agricoltori muniti di licenza di caccia, che ora possono operare sui terreni di loro proprietà o che hanno in conduzione. Tutti interventi, questi – conclude Zampini – indispensabili ai fini della tutela del reddito agricolo e anche della sicurezza pubblica dato che gli ungulati sono spesso causa di incidenti stradali”.