“La delibera della Giunta Regionale che approva le nuove disposizioni relative alle domande di contributo della misura ristrutturazione e riconversione vigneti per la campagna 2023/2024 rappresenta un passo avanti importante per il settore vitivinicolo dell’Emilia-Romagna. Permette infatti di tutelare le produzioni della nostra filiera dall’invasione di vini generici stranieri”.
Ha commentato così Nicola Bertinelli, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna la decisione di viale Aldo Morodi dare il via a una serie di interventi che prevedono la ristrutturazione (ricollocazione del vigneto in una posizione più favorevole o il reimpianto con modifiche al tipo di allevamento), la riconversione varietale (il reimpianto di una varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale o il sovrainnesto su impianti esistenti) e il passaggio a tecniche di gestione più efficaci, quali l’introduzione di impianti irrigui o la modifica della forma di allevamento.
Le risorse assegnate ammontano a oltre 15 milioni di euro, di cui il 15% è prioritariamente destinato ai reimpianti di vigneti a seguito di estirpazioni obbligatorie per ragioni fitosanitarie. “È un segnale di attenzione importante da parte della Regione – prosegue Bertinelli – verso le aziende che stanno subendo pesantemente le conseguenze del problema della flavescenza dorata; certamente non risolutivo, è comunque un’importante tassello nel disegno più ampio di provvedimenti che si stanno mettendo in campo per contrastare questa piaga.”
La delibera – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – stabilisce la superficie minima dell’intervento a 5000 mq. Per gli impianti di nuova realizzazione sono previsti contributi che variano da 8.000 a 8.500 euro per ettaro. È possibile ricevere il finanziamento anche per realizzare gli impianti di irrigazione al servizio del nuovo vigneto o di vigneti esistenti: per questo scopo saranno concessi 700 euro per ogni ettaro che salgono a 1.200 se si realizza un intervento subirriguo.
“La nostra regione – afferma il Direttore Regionale Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri – è caratterizzata da un tessuto produttivo diversificato che comprende la produzione di vini a DO e IG di alto profilo, ma anche di vini senza DOP o IGP (cosiddetti vini comuni) che tanto spazio sanno ricavarsi nella grande distribuzione e, in fin dei conti, sulle tavole dei consumatori. Penalizzarne la produzione avrebbe lasciato spazi di mercato liberi alla concorrenza di produzioni di profilo analogo, ma provenienti dall’estero”.
Le domande – ricorda Coldiretti regionale – devono essere presentate entro le ore 13:00 di venerdì 31 Marzo 2023. Gli uffici del CAA Coldiretti sono a disposizione per tutta l’assistenza necessaria alle aziende.