Dai ‘superfood’ naturali, micro-insalatine multivitaminiche coltivate in ambiente protetto senza consumo di suolo e acqua, ai prodotti green e a ‘metro zero’ che finiscono sui banchi dell’Istituto Alberghiero di Cervia dove si formano gli chef del futuro. Sono questi i prodotti delle giovani aziende agricole del ravennate premiate nella mattinata di ieri all’Ex Convento di San Francesco, a Bagnacavallo, con l’Oscar Green 2021, il riconoscimento che Coldiretti Emilia-Romagna e Giovani Impresa ha attribuito alle imprese under 35 più innovative della regione.
Sotto i riflettori tante idee e progetti imprenditoriali ‘made in Emilia-Romagna’, tutte in grado di sfidare e vincere la crisi economica e sociale innescata dal Covid parlando il linguaggio della sostenibilità ambientale e della creatività. Tra queste l’azienda agricola Prime Foglioline di Nilo Sori premiata nella categoria ‘Digital’. Il giovane imprenditore ravennate a San Pietro in Campiano coltiva e produce ‘micro-green’, micro-insalatine di ortaggi e aromatiche raccolti quando il contenuto in vitamine è massimo. Un ‘super food’, dunque, che garantisce benessere nel piatto. L’azienda ha sviluppato in proprio un sistema digitale di controllo delle colture a impatto zero (luce, consumo idrico, temperatura) ed un kit per l’autoproduzione casalinga che consente al consumatore di diventare anche auto-coltivatore. La forza dell’azienda è data anche dall’investimento nel digital: e-commerce, forte presenza sui social e partnership con foodblogger, ma anche dal rapporto diretto col consumatore finale dato che i micro-green sono in vendita anche presso il Mercato di Campagna Amica a Ravenna (via Canalazzo 59).
Nelle campagne tra Ravenna e Cervia opera invece l’azienda agricola Orto Zangàl condotta dalla giovane Giorgia Severi, premiata nella categoria ‘Campagna Amica’, quella dedicata alle imprese che valorizzano, attraverso il proprio lavoro, le produzioni locali e a filiera corta creando una rete commerciale e distributiva virtuosa. È il caso di Giorgia, appunto, che assieme ad altre aziende aderenti al circuito di Campagna Amica Ravenna, in sinergia con Coldiretti, ha creato la prima filiera corta, a km zero e di stagione, dal campo ai banchi e laboratori di cucina dell’Istituto Alberghiero ‘Tonino Guerra’. Grazie all’attivazione di un piattaforma logistica l’azienda agricola, che già collabora con ristoranti di alto livello in tutta la riviera romagnola, rifornisce la scuola con farine e ortaggi, prodotti ad origine garantita che vengono utilizzati dalla scuola nei laboratori al fine di formare i futuri chef educandoli alla stagionalità, al corretto utilizzo di materie prime locali e ad origine certificata.
“Tante idee innovative – ha detto Nicola Dalmonte, Presidente di Coldiretti Ravenna e vice presidente di Coldiretti regionale – intervenendo alla tavola rotonda che ha preceduto le premiazioni alla quale ha preso parte anche l’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi – idee che raccontano la vitalità di un settore, quello agroalimentare, che ha saputo reagire, proprio sotto la spinta delle nuove generazioni di agricoltori, alle difficoltà innescate dall’emergenza sanitaria mettendo a valore azioni fondamentali per combattere il cambiamento climatico, contrastare gli sprechi alimentari e, ovviamente, creare posti di lavoro”.
Una resilienza e una vitalità, quella mostrata dai giovani imprenditori, che trova conferma anche nei dati di Unioncamere relativi al primo semestre 2021 con le aziende agricole under 35 che nell’ultimo anno sono cresciute a livello regionale del 3,6% toccando quota 2.432 unità, dato che si traduce in quasi 15 nuove aziende agricole nate ogni mese.
“L’impegno per il sostegno all’agricoltura giovane è imprescindibile”, ha detto l’Assessore all’agricoltura Alessio Mammi. “È stato importante aver pagato tutte le domande in graduatoria così come non mancherà l’impegno nel portare avanti la legge regionale sull’agricoltura sociale. Sono priorità che condivido, ma sulle quali Coldiretti ha fatto in modo, con il suo lavoro, che l’attenzione non venisse mai meno”.
“La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo – commenta Michele Graziani, Delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa – ora occorre sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”.
Alla premiazione è intervenuto anche il sindaco di Bagnacavallo, Eleonora Proni che ha sottolineato “l’importanza della presenza delle nuove generazioni in agricoltura, capaci di unire tradizione e innovazione in un nuovo processo produttivo che è vicino ai consumatori, attento all’ambiente e al servizio delle nostre comunità”. La prima cittadina ha poi firmato la petizione contro il consumo di suolo agricolo promossa a livello nazionale da Coldiretti Giovani Impresa.