Col finire dell’estate le aziende del territorio ravennate tornano ad essere colpite dalla piaga dei bollettini ingannevoli, bollettini concepiti come se volessero trarre in errore gli imprenditori, ad una prima e troppo veloce occhiata troppo simili a obblighi di legge per enti, tasse o albi professionali, col rischio di portare le persone a pagare somme non dovute. A denunciare l’ennesimo episodio è la Confartigianato di Ravenna, che sottolinea come in queste settimane alcune aziende del territorio abbiano ricevuto un bollettino da 300 euro con la dicitura Acquisizione proposta, alle ditte iscritte a Camera di Commercio, Industria, Agricoltura ed Artigianato (C.C.I.A.A.) di concessione d’uso programma Betamag, un programma di gestione magazzino. Un bollettino concepito come se provenisse dalla Camera di Commercio, che potrebbe indurre il destinatario a confonderlo come un adempimento da versare all’ente interprovinciale. Il documento invece è una proposta d’acquisto di un software informatico proveniente da un’azienda privata.
Un altro esempio di bollettino ingannevoli era stato portato all’attenzione delle imprese nei mesi scorsi dalle associazioni di categoria.