“L’emergenza che stiamo affrontando ci deve rendere consapevoli del fatto che per migliorare la gestione della salute pubblica debba cambiare l’organizzazione sanitaria e il ruolo del cittadino nei confronti della sanità” a sottolinearlo sono Angelo Coffa, medico rianimatore, e Gabriella Anconella, infermieri, candidati alle elezioni del 3 ottobre nella lista “Ambiente e Territorio con Maiolini”, una delle forze a sostegno della ricandidatura di Michele de Pascale.
“Dobbiamo comprendere che la salute non è solo un diritto ma anche un dovere verso noi stessi e verso la comunità. I costi della sanità sono tra le prime voci di spesa per lo Stato e per le Regioni.È più importante, più semplice e meno costoso prevenire una malattia anziché curarla” sottolineano i due candidati.
“Siamo consapevoli che questo cambio di mentalità richieda tempo e impegno, in fin dei conti siamo il Paese delle emergenze. Eppure, se riflettiamo, queste ultime sarebbero limitate se programmassimo razionalmente il futuro cercando di prevenirle per quanto possibile.
Uno stile di vita sano, un’alimentazione corretta, controlli medici programmati sono la base per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, obesità , diabete mellito, neoplasie.
Il 25% dei lavoratori europei soffre di mal di schiena, secondo i dati ESAW 2005 (European Statistics on Accident at Work). In Italia quasi un lavoratore su due resta a casa dal lavoro per disturbi muscolo scheletrici: questi ultimi, infatti, sono causa del 49,9% delle assenze sul lavoro e del 60% di incapacità permanente al lavoro (I rapporto dell’AMNIL 2013). Appare evidente quindi che un’ alimentazione corretta abbinata a una minima attività fisica contribuisca a contenere questo tipo di disturbi che incidono pesantemente anche sotto il profilo economico oltre che della salute individuale.
Per questo intendiamo chiedere che si inizi, o si implementi ove già esista, un percorso di educazione alla salute e all’alimentazione, organizzando corsi di formazione/sensibilizzazione nelle scuole che trattino queste tematiche rilevanti per la salute pubblica.
Di pari passo è fondamentale sensibilizzare anche gli adulti sull’importanza della prevenzione poiché spesso malattie come i tumori, si manifestano clinicamente solo quando sono in uno stadio avanzato, mentre una corretta prevenzione ci permette di diagnosticarle nelle fasi iniziali quando sono meglio aggredibili .
Stili di vita sani e il ricorso periodico alla medicina preventiva devono diventare un’abitudine positiva da assumere costantemente.
L’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia Covid-19 ci ha messo davanti all’importanza fondamentale di investire nella sanità digitale da una parte per la possibilità di accedere per tutti da remoto ai servizi sanitari in maniera efficiente, e dall’altra rispetto al grande tema della comunicazione precisa dei dati sanitari dalle unità territoriali alle Regioni, e da lì, al Governo Centrale. Un’informazione non raccolta, o raccolta e non trattata in modo adeguato, è una grande perdita per il sistema sanitario (a livello di dati statistici, incidenza di una malattia , efficacia di trattamenti … ). Dopo quasi dieci anni dall’ istituzione formale del fascicolo sanitario elettronico (FSE), in Emilia Romagna è stato attivato dall’89% dei cittadini. Tuttavia ciò non significa ancora aver raggiunto la potenzialità massima che questo servizio può dare, poiché i dati presenti al suo interno sono pochi e vanno implementati affinché diventi uno strumento efficace nell’ambito della sanità digitale.
Va inoltre riorganizzata la rete ospedale/territorio, ripensando i ruoli dei professionisti coinvolti nella gestione dei pazienti che potrebbero essere curati fuori dall’ospedale rivalutando in chiave di efficienza, ed efficacia degli interventi svolti, l’operato delle Case della Salute in un’ottica complessiva di maggior spinta verso la territorialità dei servizi alla persona, a partire da quelli sanitari”.