In questi giorni in cui molte aziende hanno sospeso l’attività, CNA continua ad informare costantemente le proprie imprese associate, nonché ad erogare loro i servizi necessari.
Anche se le aziende sono in difficoltà non viene meno, e anzi si sta rafforzando, il senso di comunità: si moltiplicano le iniziative a sostegno soprattutto di medici e infermieri che sono in prima linea ed è accresciuta anche la solidarietà tra aziende del territorio per superare questo difficile momento.
CNA Romagna Faentina ha così deciso di donare, su richiesta dell’AUSL Romagna, alcuni saturimetri per monitorare già da oggi i pazienti in quarantena affetti da Covid-19 e di attivare il proprio sistema per reperire, presso le imprese associate, DPI utili a medici ed infermieri, in particolare camici monouso e altre protezioni.
Inoltre, alcune aziende stanno producendo, con grande spirito di servizio, mascherine con fattura artigianale in tnt da fornire, spesso a prezzo di costo, ad altre aziende che non possono interrompere la produzione ma devono in via cautelativa proteggere i propri dipendenti.
“Valutare con esattezza l’entità degli impatti economici del Coronavirus sul territorio faentino al momento non è semplice – dichiara il responsabile CNA Romagna Faentina Luca Coffari – certo un dato è molto preoccupante e riguarda le Casse Integrazioni richieste dalle aziende, che solo presso la nostra sede di Faenza sono circa un’ottantina e molte altre stanno chiedendo informazioni a riguardo. Questi ammortizzatori sociali sono stati richiesti sia da aziende piccole ma anche da realtà molto strutturate con decine e decine di dipendenti. Il Decreto Cura Italia è un primo passo, ma ne serviranno certamente altri per riavviare l’economia e le imprese al termine di questa grave emergenza”.