“Le imprese che hanno realizzato investimenti in beni strumentali nell’ambito del programma Industria 4.0 da oggi non possono utilizzare i relativi crediti d’imposta. È quanto denuncia la CNA richiedendo lo sblocco urgente dei crediti maturati dalle imprese per investimenti effettuati nel corso del 2023.
Il Decreto salva conti di fine marzo ha introdotto l’obbligo per le imprese di comunicare l’ammontare complessivo degli investimenti effettuati o in programma che beneficiano di agevolazioni fiscali. Il nuovo obbligo di comunicazione comprende anche gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, materiali e immateriali, relativi al 2023 per i quali la compensazione dei crediti maturati e non ancora utilizzati è tuttavia subordinata alla trasmissione di una specifica comunicazione, le cui modalità non sono state ancora varate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In attesa del provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha disposto la sospensione dell’utilizzo in compensazione.
“L’esigenza di monitorare l’ammontare dei crediti d’imposta non può bloccare l’utilizzo di agevolazioni fiscali legittimamente maturate” affermano Matteo Leoni e Massimo Mazzavillani, rispettivamente Presidente e Direttore generale della CNA Territoriale di Ravenna. “L’obbligo di comunicazione degli investimenti sarà sicuramente rispettato dalle imprese non appena sarà disponibile l’apposito modello. Un ritardo nella predisposizione della procedura non può essere causa del blocco di ingenti somme per le imprese, che dopo aver realizzato importanti investimenti rischiano di non vedere riconosciuti i relativi crediti. È inaccettabile e, dunque, chiediamo l’immediato sblocco della situazione”.”