Domani, mercoledì 17 luglio, il gruppo di lavoro ravennate che sta preparando la nascita di CNA Cinema e Audiovisivi anche in questo territorio, si incontrerà alle ore 16, nella sala Pittura nella sede provinciale della CNA in viale Randi 90 a Ravenna.
Nell’occasione, Ivan Olgiati, produttore cinematografico e responsabile di CNA Cinema e Audiovisivi Emilia-Romagna, racconterà i progetti nazionali e regionali dell’associazione.
Sarà anche l’occasione per valutare con Deborah Ugolini e Marianna Panebarco, ravennati che fanno parte anche del gruppo regionale, e Nevio Salimbeni (responsabile di CNA Comunicazione Ravenna) i prossimi passaggi che animeranno la nascita del raggruppamento di interesse.
L’incontro è gratuito e aperto a tutti.
La CNA sta lavorando, infatti, per far nascere un nuovo raggruppamento d’interesse; quello su cinema e audiovisivi, settore di grandi potenzialità anche nel nostro territorio.
Prima di tutto quelle legate alle professionalità dirette delle imprese e dei professionisti. Pensiamo solo – nell’ambito più diretto – ai registi, ai produttori, agli attori, ai video-operatori, ai macchinisti, ai musicisti, agli archivisti, agli sceneggiatori, ai montatori, ai creatori di effetti speciali, alla post produzione, ai fotografi di scena.
Pensiamo, per esempio, alle tante bellissime rassegne che muovono migliaia di persone anche a Ravenna; pensiamo agli aspetti comunicativi (marketing, uffici stampa, sottotitolazione, vendita nei mercati esteri); pensiamo a quelli tecnologici che occorrono, come elettricisti, informatici, animatori 3D, tecnici del suono, doppiatori, lighter e chissà quanto altro.
Il cinema non è “solo” sogno, è anche una grande filiera economica legata alle professioni, al linguaggio, alla comunicazione, al turismo.
La serie Netflix che Cattleya sta girando in queste settimane nel ravennate ha già impattato positivamente sulla nostra economia a Marina di Ravenna (turismo, commercio, ristorazione, trasporto, logistica) ed è solo l’inizio di un percorso che può essere davvero importante, se smette di essere episodico e si creano le condizioni per farlo diventare – almeno su base romagnola senza inutili campanilismi – un movimentatore di energia e sviluppo.
Favorire l’arrivo di piccole, medie e grosse produzioni in Romagna significa far crescere professionalità artigianali ed essere disponibili in caso di richiesta (in qualche caso, come nell’esempio quello della Film Commission pugliese, con l’obbligo di utilizzo di maestranze locali). Anche qui pensiamo agli stylist, a parrucchieri e truccatori, ai sarti, ai falegnami, agli arredatori.
Occuparsi oggi di questo specifico mondo delle imprese culturali e creative – quello legato al “metodo cinematografico” – non è sicuramente un elemento secondario rispetto alla scelta della CNA di promuovere l’innovazione e lo sviluppo di un territorio.