“La classifica dell’indice di criminalità 2020 pubblicata dal Sole 24 Ore conferma il triste primato della nostra città” sottolinea la capogruppo in consiglio comunale Veronica Verlicchi.
“Una situazione ormai assodata da tempo e che per anni la Lista civica La Pigna ha cercato di contrastare presentando proposte alla giunta de Pascale atte a ripristinare un adeguato grado di sicurezza urbana nel nostro Comune: uso delle telecamere intelligenti, riapertura dei presidi della Polizia Locale, utilizzo delle guardie giurate, Daspo, maggiore pattugliamento” commenta Verlicchi.
“Sono solo alcune delle decine di proposte che abbiamo avanzato e che sono state sistematicamente respinte da de Pascale. Secondo il sindaco e il suo assessore alla sicurezza, Ravenna é una città sicura e chi dice il contrario fa solo del disfattismo. Eppure infatti è persino le classifiche smentiscono de Pascale
Anche per quanto riguarda reati gravissimi come la violenza sessuale e il contrabbando, la nostra città é purtroppo nella top ten.
Di fronte a questa ennesima infausta classifica, ci chiediamo se il neo rieletto sindaco Michele de Pascale e la sua giunta, si sveglieranno dal torpore amministrativo che li ha avvolti in tutti questi anni per accorgersi, finalmente che il nostro territorio necessità di interventi immediati e concreti”.
Per Verlicchi è un problema politico anche di carattere economico: “La sicurezza non é problema fine a se stesso poiché ove questa é assente, altri settori come ad esempio quello turistico e quello imprenditoriale, ne risentono. Chi può essere attirato ad investire a Ravenna se la la sua impresa rischia di essere soggetta a furti?
Ci auguriamo che la sicurezza urbana entri finalmente nell’agenda della giunta de Pascale togliendo una volta per tutte quel paraocchi per il quale il Partito Democratico e i suoi alleati continuano a volerci far credere che a Ravenna vada tutto bene.
Dal canto nostro, l’impegno é sempre quello di pungolare l’amministrazione affinché intervenga laddove necessario auspicando che prima o poi si arrivi anche a prevenire e non solo ad intervenire”.