“Daini, nutrie, scoiattoli, cinghiali, ed ora i pavoni: ai nostri amministratori – regionali, provinciali e comunali – piace la natura.. morta.
Dopo lamentele di alcuni cittadini (che sappiamo essere numericamente inferiori rispetto a chi di questi meravigliosi animali richiede tutela e valorizzazione), il Comune di Ravenna decide di emanare un “Avviso pubblico per manifestazione di interesse per cattura e delocalizzazione di esemplari di pavone presenti nell’abitato di Punta Marina”.
La notizia sulla stampa è stata data dal Comune in contemporanea alla consegna dei relativi documenti al consigliere Alvaro Ancisi, previa richiesta di accesso agli atti. Siamo abbastanza certi che, senza il suo intervento, il piano sarebbe andato avanti nel più assoluto silenzio per evitare l’ascolto di voci contrarie. Sottolineiamo che non è stato consegnato, nonostante più di una richiesta, l’esito dell’autopsia eseguita su alcuni pavoni deceduti, pare per avvelenamento.
Come per la determina regionale per i daini, la cattura sarebbe a costo zero per gli operatori economici i quali, è evidente , dovranno trarre un guadagno da tali operazioni: nella determina viene richiesta infatti esperienza in ambito di allevamenti ornamentali ed avicoli, altro che rassicurazioni e controlli sul benessere animale.
Se i nostri amministratori vogliono farci pensare a parchi e giardini di Disneyland come luogo di destinazione , le disposizioni relative all’individuazione di un sito idoneo citano “voliere di adeguato volume, di altezza non inferiore a 1,60 cm”. Gabbie minuscole per animali nati e vissuti in libertà, ecco l’idea di benessere animale di Sindaco e dirigenti!
Sappiamo bene che alcune persone non sopportano neanche il canto dei passeri, i gatti che attraversano i giardini, l’abbaiare di un cane: un’amministrazione responsabile dovrebbe attivarsi per educare la popolazione ad un sereno rapporto di convivenza uomo – animale.
Un’amministrazione saggia valorizzerebbe i pavoni di Punta Marina a livello turistico, tutelandoli e non destinandoli a voliere.
I piani per gestire la convivenza con le specie non umane possono essere più complessi del solito cattura- metti in gabbia- spara-mangia, ma testimonierebbero il livello di civiltà delle istituzioni.
Non basta tingersi di green nei comizi pre elettorali, perché qua, fra alberi tagliati dissennatamente, colonie feline che non vengono seguite, nutrie abbattute nei modi più crudeli, cementificazione, sponsor di grandi eventi in ecosistemi fragilissimi, di green c’è solo il washing.”
Associazione CLAMA Ravenna odv