CISL Romagna ha recentemente intrapreso un viaggio in Bosnia per di consolidare la collaborazione internazionale su temi cruciali quali il lavoro, la cooperazione e la pace. Un fitto calendario di incontri ha coinvolto le città di Sarajevo, Mostar e Zenica, mirando a rafforzare un rapporto di lunga data caratterizzato da collaborazione, amicizia e relazioni bilaterali, soprattutto grazie ai progetti che ISCOS, associazione internazionale nata dalla CISL, ha sul territorio da molti anni.
Durante la visita a Sarajevo, la Segreteria della CISL Romagna insieme ad Iscos Emilia Romagna, Anteas e FNP CISL Emilia Romagna, è stata ricevuta con grande ospitalità dall’Amministrazione della Città Metropolitana presso la sede la Vijećnica, l’antica biblioteca devastata durante la guerra del 1992. L’incontro è stato contraddistinto da un clima di cordialità, sottolineando l’importanza della memoria e della collaborazione per promuovere i valori della pace e della convivenza civile. Donata all’Amministrazione Comunale rappresentata dai due vice sindaci la Caveja romagnola simbolo della nostra terra, ma anche segno di amicizia nei confronti di una città che dopo aver sofferto per i sanguinosi conflitti è tornata ad essere luogo di dialogo e pacifica convivenza .
Importante è stato anche il confronto con la Confederazione Sindacale Bosniaca SSSBih a Sarajevo, durante il quale sono stati affrontati i temi del lavoro, dello sviluppo e dell’economia del paese, ancora segnati dal conflitto che si è concluso trent’anni fa ma che lascia ancora tracce pesanti. È stata sottolineata l’importanza dei legami di amicizia e scambio con i paesi vicini, specialmente l’Italia, in vista di un futuro accesso del paese nell’Unione Europea.
Un momento significativo è stato la visita all’associazione ZDR (Forgotten Children of War), con cui la CISL Romagna collabora attivamente da anni. La presidente Ajna Jusic ha ringraziato per l’impegno profuso a sostegno dei diritti dei bambini vittime dei conflitti, anche grazie a diversi momenti di confronto organizzati in Romagna, a Cesena con l’esposizione della mostra “Breaking Free” a novembre 2023 e poi a Ravenna a dicembre 2023, quindi il conferimento del premio Cesena città della Pace a gennaio 2024.
Il viaggio è stato anche momento di incontro con altre associazioni con cui CISL ha stretto rapporti di amicizia e collaborazione, come Lotos, che fornisce terapie ai bambini con disabilità mentali, e l’Associazione Jadar, fondata dalle donne spesso vedove che sono tornate a vivere nei loro villaggi d’origine dopo il genocidio del 1995.
Una tappa toccante del viaggio è stata certamente quella al Memoriale del genocidio di Srebrenica a Potocari, dove vennero uccise 8.300 persone, una delle atrocità più sconvolgenti del conflitto in Bosnia-Erzegovina.
“Questa visita – commenta il Segretario Generale della CISL Romagna Francesco Marinelli – è stata un’opportunità meravigliosa per incontrare luoghi e persone, ma soprattutto per toccare con mano l’impegno che CISL Romagna, insieme ad Iscos, ha sul territorio bosniaco da diversi anni. Molti ci hanno manifestato apprezzamento e riconoscenza per i progetti realizzati in questi anni, che hanno dato alle comunità locali l’opportunità di crescere e risollevarsi dopo una guerra che ha profondamente segnato questo paese e la sua popolazione. Come CISL, consideriamo la solidarietà, lo sviluppo e la cooperazione come pilastri fondamentali della nostra attività sindacale, sia in Italia che in Africa, America Latina e nei paesi balcanici. Siamo fermamente convinti che la difesa dei valori della pace, della convivenza e dei diritti umani rappresenti un impegno fondamentale e continueremo a lavorare attivamente per promuovere tali ideali, sia a livello nazionale che internazionale”.