Se con Tonini avevamo condiviso la costituzione della AUSL Romagna, ora con Tiziano Carradori, nuovo direttore generale, vorremmo concertare le linee guida del suo sviluppo, che per la CISL Romagna sono: visione romagnola, condivisione, sostenibilità e valorizzazione del personale.
L’ANALISI DELLE QUATTRO PRIORITA’
Scendendo nel dettaglio è necessario assicurare con i fatti una “visione di Sistema Romagna” che garantisca a tutti e quattro i territori delle ex aziende sanitarie (Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini) uno sviluppo equilibrato e coerente con quel concetto di rete che fu disegnato e concordato al momento della definizione dell’azienda unica. Infatti mancano ancora dei passi decisivi per realizzare quel progetto e, ad avviso della CISL Romagna, in alcuni casi è indispensabile correggere la rotta del percorso.
L’esperienza Covid ha dimostrato senza alcuna ombra di dubbio l’importanza e il ruolo centrale del sistema sanitario pubblico e dei suoi operatori, per questo è imprescindibile un rapporto concertativo con gli agenti sociali che consenta di monitorare costantemente l’efficacia della programmazione per la salute dei cittadini nel servizio pubblico e nel sistema sanitario privato accreditato.
Da tempo il sindacato si è fatto carico del concetto di risorse definite nell’ambito della spesa pubblica e proprio per questo ritiene necessario verificare il tema del finanziamento all’Ausl Romagna e condividere l’individuazione delle priorità di azione. Solo con la condivisione si può assumere la responsabilità delle scelte.
Negli ultimi mesi tutti hanno espresso parole di apprezzamento e vicinanza, fino a definire eroiche, tutti gli operatori sanitari che erano e che sono tuttora in prima linea contro il Covid.
Ma la vicinanza nei momenti di difficoltà non basta. Occorre ribadire che il personale tutto è davvero la prima indispensabile risorsa dell’azienda e non un mero costo. Moltissimo è stato fatto in questi anni per armonizzare gli istituti riferiti al personale, con grandi sforzi e senso di responsabilità, senza stanziamenti aggiuntivi di risorse da parte regionale, nonostante l’imponente obiettivo di unificazione di quattro storie aziendali diverse.
Molto però ancora resta da fare. Ci aspettiamo grande attenzione anche su questo versante, pari a quella che certamente verrà dedicata ai servizi da erogare.
PROPOSTA
“Come CISL Romagna siamo pronti a un confronto franco e costruttivo e auspichiamo che la disponibilità all’ascolto già dichiarata dal nuovo direttore generale si traduca presto in passi concreti. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità.