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E’ stata una giornata intensa e densa di emozioni, quella di mercoledì 4 settembre, al Circolo Tennis Massa Lombarda. Non solo per le vicende di campo, con le semifinali del 21° Trofeo Oremplast, torneo Open maschile (montepremi 5000 euro più ospitalità dai quarti) che si conclude nella serata di giovedì 5 sui campi dove ha mosso i primi passi con la racchetta Sara Errani, quanto soprattutto per lo speciale momento dedicato in serata al ricordo di Oreste Pagani, fondatore della Oremplast (azienda massese da tempo partner del club in un progetto sportivo legato al territorio che ha pochi eguali nel panorama nazionale), scomparso nell’ottobre 2023.

Per quanto riguarda i risultati, ha regolarmente staccato il pass per l’ultimo atto Stefano Baldoni (2.1, Ct Giotto Arezzo), n.1 del seeding e vincitore dodici mesi fa in finale sul ravennate Michele Vianello: il 26enne mancino umbro (recente finalista ai campionati italiani di seconda categoria a Cagliari) ha sconfitto 6-3 6-2il modenese Leonardo Taddia (2.3), quarta testa di serie. vincitore nel 2021 a Massa Lombarda. Dall’altra parte della rete (alle 20 è in programma la finale) trova l’altro emiliano Luca Parenti(2.3), n.6 del tabellone, che ha avuto via libera per il forfait di Alessandro Ingarao (2.1), secondo favorito del torneo e fresco di titolo tricolore in seconda categoria, costretto a rientrare con urgenza in Sicilia in quanto accompagnatore del giovane atleta Giovanni Conigliaro partecipante ai Campionati Italiani Under 13 a Faenza e colpito da un forte attacco febbrile.

Ad impreziosire la serata è stato l’happening ‘Remember Oreste’, condotto dal giornalista Alessandro Giuliani che lo ha voluto insieme ai dirigenti del club romagnolo, coinvolgendo oltre alla famiglia coloro che a vario titolo hanno avuto modo di conoscere a fondo questa figura di spicco nel panorama cittadino.

“Sono entrato nella compagine direttiva del circolo da poco tempo e quindi non ho avuto con Oreste Pagani la frequentazione di chi mi ha preceduto – ha detto il presidente Giorgio Errani – ma ho potuto apprezzare il suo entusiasmo giovanile, contagioso, e il fatto che ogni volta che ci incontravamo aveva una parola di apprezzamento per mia figlia Sara. So che ha sempre avuto un occhio di riguardo per il Circolo Tennis Massa Lombarda e lo ricordo con piacere e un pizzico di rimpianto”.

Il microfono è poi passato a Fulvio Campomori, ex presidente e attuale consigliere del Ct Massa Lombarda: “Oreste aveva il pregio di saper mettere a proprio agio le persone, insieme ai suoi familiari ha capito lo spirito che animava il nostro circolo, spingendo a un costante miglioramento ma senza mai esercitare alcuna pressione. Come dirigenti noi cercavamo di metterci la passione e il cuore per alzare la qualità dell’attività e la sua calorosa stretta di mano ci trasmetteva la carica per andare avanti”.

Ha fatto ricorso a una frase di San Francesco di Sales, ovvero “Un grammo di buon esempio vale più di un quintale di parole”, l’ex sindaco Daniele Bassi per sintetizzare quel che era Oreste Pagani. “Un uomo che ha sempre rappresentato le caratteristiche migliori dalle varie situazioni e persone – ha sottolineato Bassi – come confermano i valori etici portati avanti dalla sua famiglia. Era capace di interpretare i bisogni, con una visione prospettica, del futuro calato nell’immediato, e oggi lavoriamo compatti per quel futuro che lui già vedeva. La sua era una generosità trasversale, in ambito sportivo, culturale, sociale ed economico, così da costituire un costante grande esempio per ciascuno di noi. Nel senso che di fronte a qualsivoglia dubbio ci chiediamo: cosa farebbe Oreste Pagani?”.

Particolarmente sentita è stata la testimonianza del maestro Michele Montalbini, capitano della squadra di A1 del Ct Massa Lombarda. “Per me non è facile parlare di Oreste, perché avevo un rapporto particolare con lui e mi sentivo quasi uno di famiglia – ha spiegato il direttore tecnico del club di via Fornace di Sopra – anche se abbiamo condiviso esperienze solo sul piano sportivo, quindi in particolare emozioni. Tutte le volte che avevo un dubbio o ero in tensione bastava il suo tocco sulla spalla per infondermi sicurezza, come una vibrazione nell’aria che si trasforma in adrenalina. A volte bastava anche solo un messaggio telefonico, però era sempre un appoggio certo che dava tranquillità a coloro che gli erano vicino, grazie al suo carisma e alla forza interiore”.

A contribuire a tratteggiare la figura di Oreste Pagani anche gli interventi di Daniele Chiesi e Decio Testi. “Ho conosciuto più di venti anni fa i Pagani e voglio bene a tutti loro – ha affermato l’esperto di marketing e comunicazione – In particolare Oreste era da un lato spirituale, un uomo che non aveva paura di nulla, ma dall’altro corporale, perché aveva bisogno di abbracciarti e stringerti la mano, senso di appartenenza che ha saputo trasmettere anche ai dipendenti dell’azienda, grazie ai suoi eredi. Non voglio parlare di Oreste al passato, per me infatti è qui anche stasera, da qualche parte, conservo sul telefono il suo numero e gli mando gli auguri quando compie gli anni”. “Oreste Pagani era prima di tutto un uomo giusto – le parole dell’amico Decio Testi -, una persona squisita e di larghe vedute, che sapeva dispensare pareri e consigli, sempre con un’ottica positiva. Vedrete che avremo occasione di parlare ancora di lui, non solo per quanto fatto nello sport come sponsor, per tutto quel che ha distribuito a piene mani”.

Non ha fatto mancare il suo saluto con un videomessaggio Renzo Furlan, ex n.19 del ranking mondiale che in passato ha difeso i colori del sodalizio romagnolo. “Nella sua carriera un tennista viaggia tanto e conosce tanta gente, tra cui alcune persone speciali – ha dichiarato l’attuale coach di Jasmine Paolini – come nel caso di Oreste Pagani. Un uomo dal sorriso spontaneo, sempre disponibile, e sempre disponibile a farlo con un sorriso, e queste persone sono un tesoro. Averlo conosciuto a Massa Lombarda è un’esperienza che mi rimarrà dentro tutta la vita: il suo sorriso, la sua stretta di mano e la sua gentilezza, cose tutt’altro che scontate nel mondo di oggi”.

Intriso di commozione, e non poteva essere altrimenti, il ricordo dei figli. “E’ un momento assai difficile per me, perché le emozioni mi travolgono – le parole, quasi a singhiozzo, di Paolo Pagani – Mi riconosco in tutto quel che è stato detto di mio padre e vi ringrazio, se c’è una dote da tutti riconosciuta era la sua energia e la capacità di portare le persone a credere in se stesse. Oreste aveva un sogno, che qualcosa di lui continuasse anche dopo la sua dipartita… Beh, credo che questa serata dimostri che c’è riuscito”.

“Era sostanzialmente un uomo felice, con alcune peculiarità – ha aggiunto Giancarlo Pagani – a cominciare dalla capacità di buttare il cuore oltre l’ostacolo, anche se in quel momento senza sapere come. Ma la sua serenità, forza e sano ottimismo lo portavano alla convinzione che non esistono cose impossibili, ma solo difficoltà da superare. E questo gli ha consentito di arrivare dove è arrivato… Credeva fortemente negli uomini e ha fatto sempre il possibile per valorizzare le persone che gli stavano attorno. Comunque sono certo che Oreste è con noi: nel cuore e nella testa di tanti”.