“Questo potrebbe essere il titolo della storia che studenti e pendolari della Vallata si troveranno a vivere dal 15 settembre (purtroppo in fase di forzata “sperimentazione” da mesi) quando inizieranno le scuole.
“Non c’è il treno e nessuno sa o dice nulla in proposito.”
A Marradi, Popolano, S.Adriano, San Martino in Gattara, San Cassiano, Strada Casale, Fognano, Brisighella si invoca l’assoluta necessità di riattivare la linea, vera colonna portante dei nostri territori, oppure di trovare valide soluzioni alternative.
Il sindaco Triberti e l’Amministrazione marradese, con il supporto della rete PD della Vallata del Lamone, sono impegnati nel tentativo di risolvere il problema e di ottenere da RFI Toscana, Regione Toscana e Regione Emilia Romagna una seria valutazione dei rischi legati alle 170 frane che interessano il tragitto, alcune delle quali insistono sulla via ferrata ma anche sulla strada provinciale. I residenti sul territorio vogliono conoscere i tempi necessari alla riapertura della linea ferroviaria e come sarà nel frattempo gestito il trasporto di oltre 500 pendolari cui non si potrà far fronte con un paio di autobus sostitutivi.
Se questo servizio di autobus sarà confermato a tempo non determinato e senza un controllo ci si potrà trovare in coda sulla provinciale con sei o sette autobus a ostruire la linea, rendere la strada assolutamente pericolosa e la percorrenza lenta e causa di ritardi per tutti.
Il circolo PD di Brisighella si fa portavoce di questa richiesta chiedendo rapidità e serietà negli interventi e constatando i limiti della soluzione attualmente adottata: servono fermate in tutte le frazioni, una indicazione chiara dei luoghi delle fermate e opportune misure per garantire sicurezza nella salita e nella discesa dai bus in strade particolarmente congestionate, servono anche tempi certi e il coinvolgimento dei cittadini, prime vittime di questa situazione sventurata e, perchè no, una attivazione step by step delle tratte ferroviarie che man mano si mettono in sicurezza (da Marradi a scendere e da Faenza a salire).
E’ indispensabile un tavolo attorno al quale siedano i sindaci del territorio, (compreso il Primo Cittadino di Brisighella che fino ad ora non è parso molto coinvolto nella questione nonostante il territorio franoso appartenga prevalentemente a questo Comune), i rappresentanti delle due Regioni interessate, dirigenti di RFI, perché possano individuare in tempi rapidi opportune soluzioni. C’è il rischio concreto di trovarsi senza mezzi di trasporto per raggiungere Faenza, di dovere sopportare pesanti ritardi, di vedere ulteriormente aumentato il rischio sulle strade già in situazioni critiche e, soprattutto di dovere assistere all’abbandono di un territorio meraviglioso come quello della nostra Vallata.
Bisogna evitare che si ripeta la situazione vissuta dopo il 16 maggio quando, a causa della frana di San Cassiano, sono stati inspiegabilmente interrotti anche i collegamenti ferroviari tra Brisighella e Faenza impedendo a tanti ragazzi di raggiungere le scuole. Il Sindaco Pederzoli ha dichiarato di essere d’accordo e di sottoscrivere la richiesta di Triberti, Sindaco di Marradi. Ma essere d’accordo non basta: Brisighella ha eletto una Amministrazione e si aspetta che essa sia propositiva nel trovare soluzioni a tutela dei propri cittadini senza che siano altri a farlo al suo posto.”
Circolo Pd di Brisighella