L’Amministrazione comunale di Sant’Agata sul Santerno vuole fare chiarezza in merito ad alcuni articoli apparsi negli ultimi giorni nei quali si denuncia una presunta situazione «drammatica» o «pietosa» rispetto al cimitero cittadino.
L’alluvione del 17 maggio ha pesantemente colpito anche l’intera area cimiteriale, come tutto il resto del paese; l‘acqua ha raggiunto un’altezza di circa 1,5 metri, danneggiando seriamente vialetti, servizi igienici, camera mortuaria e impianti, oltre ad allagare le tombe. Il cimitero è stato immediatamente chiuso con ordinanza sindacale recependo le istruzioni di un verbale della Ausl Romagna, per motivi precauzionali di sicurezza igienico-sanitaria. Con l’insediamento del commissario Francesco Paolo Figliuolo, la nostra Amministrazione ha subito indicato fra le priorità la riapertura del cimitero, anche per l’importanza emotiva di questo luogo.
La struttura commissariale, di fronte a una problematica molto complessa, con un proprio interessamento diretto ha coinvolto Ausl Romagna e Arpae, enti preposti per le tematiche igienico-sanitarie e ambientali.
Questi enti hanno indicato tutti gli interventi necessari che il Comune, anticipando circa 50 mila euro di risorse proprie, ha svolto affidandosi a ditte specializzate.
I lavori prevedevano la sistemazione di vialetti, servizi igienici camera mortuaria, impianti e la verifica e lo svuotamento delle tombe allagate rilevate dal sopralluogo congiunto, con l’indicazione di intervenire per ogni altra situazione di allagamento che si fosse rilevata in futuro. La riapertura del cimitero è avvenuta col benestare della Ausl.
Le recenti ulteriori segnalazioni di alcune tombe interrate allagate rilevate dalle famiglie dei defunti, come previsto, sono state prese in carico dal Comune per lo svuotamento. Ausl, prontamente informata, alla pari della struttura commissariale, ha ribadito la necessità di intervenire con lo svuotamento dell’acqua, precisando che l’acqua confinata nelle tombe non genera problemi di natura igienico-sanitaria. L’Amministrazione comunale, a maggior tutela, ha richiesto e ottenuto da Ausl un nuovo sopralluogo che è avvenuto lunedì 30ottobre, che ha confermato la correttezza dell’iter e la sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario.
Per lo svolgimento delle operazioni di svuotamento delle nuove tombe rilevate allagate, saranno previste chiusure temporanee che verranno comunicate di volta in volta su siti e social istituzionali dell’Amministrazione comunale. La prima chiusura è prevista per martedì 31 ottobre per qualche ora, ed è relativa alla sola parte vecchia che sarà prontamente riaperta al termine dei lavori.
«Siamo profondamente dispiaciuti per l’atteggiamento superficiale e tendenzioso di alcuni esponenti politici locali di Lega e Fratelli d’Italia, che con le loro dichiarazioni a mezzo stampa sembrano non comprendere la vastità della devastazione chel’ alluvione ha causato, la complessità della situazione e l’enorme mole di lavoro necessaria per risollevare un intero paese – ha dichiarato il sindaco Enea Emiliani -. Le loro esternazioni, che sembrano mosse solo dalla voglia di apparire a tutti i costi, screditano non solo il grande lavoro messo in campo dagli uffici comunali, ma anche quello di enti come Ausl, Arpae e la stessa struttura commissariale del generale Figliuolo, che ci affiancano nelle varie attività. Ringrazio i cittadini santagatesi per il loro atteggiamento responsabile e per la comprensione dimostrata».
«Tutti i lavori di sistemazione del paese svolti finora, compresa la complessa sistemazione del cimitero, sono stati svolti con le sole risorse economiche e di personale comunale, anche grazie alle preziose donazioni da parte di privati – sottolinea il primo cittadino -. Le risorse economiche e il personale annunciato dal Governo per il tramite del commissario, che siamo convinti che arriveranno, purtroppo non sono ancora state messe a disposizione dei Comuni, i quali stanno facendo affidamento solo alle loro forze».