Il Cimitero Monumentale di Ravenna, luogo di pace, bellezza e storia è un patrimonio storico e naturale che deve essere vissuto da tutti.
E’ a renderlo più vivo che mai che mira il progetto “Cimitero dal vivo”, di Panda Project, patrocinato dal Comune di Ravenna – assessorato alla Cultura, e presentato questa mattina in conferenza stampa: l’obiettivo è quello di rivoluzionare il modo di percepire un luogo che merita conoscenza e attenzione grazie ad una nuova mappa digitale, al gioco urbano R-Tales e ad uno spettacolo dal vivo, in corso di progettazione, che unisce musica, teatro e performance creando un’esperienza unica e indimenticabile. Il progetto è stato realizzato grazie a Spazi Indecisi, U’Game, Sguardi in Camera e Frame Lab – UniBo. Si ringra Azimut.
La mappa e il gioco urbano costituiscono una serie di percorsi interattivi online che accompagnano attraverso memorie emotivo-collettive alla scoperta dei personaggi sepolti al Monumentale che hanno fatto la storia della città, come Luigi Rasi e Filippo Mordani. Per un’immersione nei misteri nascosti tra le tombe e nelle meraviglie artistiche del Cimitero Monumentale.
Per portare a termine la sua realizzazione, poi, il progetto avrà bisogno della partecipazione dei ravennati, dei giovani, delle scolaresche che testeranno gioco e percorsi.
“Luoghi monumentali della nostra città da sempre ispirano gli artisti – dichiara l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – e stimolano progetti capaci di accendere luci diverse su spazi a cui siamo affezionati o che siamo abituati a frequentare. Panda Project, con uno sguardo particolare e un profondo e consapevole rispetto, indaga la storia del nostro cimitero monumentale attraverso un progetto che abbraccia tutto il territorio della darsena e si congiunge alle esperienze di rigenerazione urbana che la nostra città ha intrapreso negli anni”.
Delia Trice di Panda Project spiega: “Quello che abbiamo realizzato per il Cimitero Monumentale di Ravenna si pone in un’ottica di rigenerazione dell’intero quartiere Darsena e si fonda su un format innovativo per visitarlo che si avvale anche di nuovi strumenti digitali e di audio immersivi. Riteniamo che il cimitero vada valorizzato e che diventi per la comunità un luogo da vivere nella quotidianità, come già succede in altre città europee, dove dei cimiteri monumentali non si ha più “paura” e, al contrario, vengono vissuti come parchi dove leggere un libro”.
Matteo Pini di Spazi Indecisi, che ha creato l’identità grafica di progetto e la nuova mappatura, racconta del loro coinvolgimento: “Le sensazioni trasmesse dal Cimitero Monumentale hanno fin da subito spinto il lavoro di Spazi Indecisi verso un concept legato ai contrasti: il dualismo più ricorrente (vita/morte) si materializza simbolicamente attraverso la localizzazione anomala, di confine, che contrappone architettura monumentale e industriale, ampliando il punto di vista, natura e antropizzazione, terra e acqua. La volontà è mettere in luce i valori di memoria, riposo e tranquillità del cimitero, in cui la presenza naturale di alberi e acqua mitiga quella di alcuni ambienti da romanzo gotico, suscitando nel visitatore un senso di fascinazione piuttosto che di inquietudine. Da qui le scelte di lettering, più amichevole che austero, e di una palette cromatica ad alto contrasto, che abbina i toni freddi del blu agli edifici industriali, e quelli caldi del giallo e del rosso al cimitero. Tra le righe si palesa anche un richiamo ai colori araldici della città di Ravenna e una citazione ammirata a “Deserto Rosso” (M. Antonioni, 1964) nella scelta del colore dei pini”.
Come funziona il gioco? Lo spiega Davide Leone, Soc. Coop U’Gam: “Lo scopo del gioco R-Tales è quello di aiutare una misteriosa anima a ritrovare sé stessa confrontandosi con quattro entusiasmanti missioni che raccontano altrettanti avvenimenti importanti della storia della città. Si scopriranno, attraverso la defunta voce dei protagonisti: l’avventura della trafila di Giuseppe Garibaldi e le gesta di Romolo Gessi, il mistero delle ossa di Dante, il litigio tra il più importante direttore d’orchestra del tempo e Giuseppe Verdi per l’amore di un soprano”.
Il progetto “Cimitero dal Vivo” vuole coinvolgere anche i ravennati nel suo sviluppo: per il test del gioco R-Tales, infatti, ci sarà bisogno della partecipazione di tanti. Si terrà nei giorni dal 21 al 23 marzo dalle 15.00 alle 17.30 e ci si potrà registrare scrivendo una mail a pandaproject.it@gmail.com
Un grande contributo al progetto quello di Sguardi in camera, associazione specializzata in archivi visivi privati (film e fotografie di famiglia). Per il progetto “Cimitero dal vivo” ha curato la ricerca e la raccolta delle testimonianze orali di adolescenti all’interno del laboratorio Ti Ascolto, nell’ambito di “Lavori in comune – Magliette gialle per il Comune di Ravenna 2023”. L’associazione ha realizzato inoltre due campagne di raccolta indirizzate ai cittadini ravennati perché partecipassero ad un progetto di narrazione collettiva a partire dalle pellicole 8mm, super8, 16mm e 9,5 e anche fotografie di famiglia.
Frame Lab – UniBo e Penelope Muratori, che per il progetto si sono occupati di verifica testi, scrittura e creazione materiale video, hanno prodotto un racconto per immagini che ci porta dentro all’esperienza creata dal gioco: https://vimeo.com/910792719
Il progetto “Cimitero dal Vivo” è vincitore del Bando PNRR TOCC Transizione digitale Organismi Culturali e Creativi finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.
Il progetto nasce da una costola del progetto UIA-DARE in cui il Comune di Ravenna, ha sviluppato un nuovo approccio alla RIGENERAZIONE URBANA supportata dal DIGITALE.
BIO: Panda Project nasce a Ravenna nel 2009, come Associazione Culturale, fondata da Beatrice Cevolani, Delia Trice e Hendry Proni nell’intento di creare uno spazio di incontro per ricerche che caratterizzano il lavoro degli artisti coinvolti: corpo, suono, testo e arte visiva; per essere autori versatili in diversi contesti: spettacoli, performance, teatro di strada, scuole, installazioni interattive e due programmi radiofonici. Attraverso il lavoro, sempre collettivo, nel corso degli anni, ha delineato una particolare cifra stilistica che unisce i diversi progetti in maniera organica.