L’assemblea dei delegati di Cia Romagna, riunitasi ieri pomeriggio (21 febbraio) a Rimini, ha confermato Danilo Misirocchi presidente della confederazione anche per il prossimo quadriennio.
Già presidente pro-tempore di Cia Romagna dalla sua fondazione a fine 2017 – attraverso la fusione delle Cia provinciali di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini – Misirocchi era stato eletto alla carica di presidente nel 2018 ed è ora al secondo mandato.
“Stiamo affrontando un momento storico particolare – ha affermato Misirocchi nella propria relazione – stiamo facendo i conti con una pandemia mondiale, le conseguenze economiche che questa comporta e comporterà, le tensioni internazionali che stiamo vivendo, i cambiamenti climatici che stiamo subendo, una nuova PAC che sta partendo. In questo contesto difficile serve un’organizzazione forte che ci rappresenti. La Cia Romagna, quale componente importante del sistema Cia, cercherà di dare il proprio contributo partendo dal territorio in quanto questo è il punto di partenza e di arrivo di tutta l’attività politica e dei servizi”.
“In questi anni ci siamo confrontati in tutti i contesti istituzionali con un maggior peso dovuto ai numeri che rappresentiamo – ha evidenziato il presidente – Sui temi locali siamo stati presenti con il radicamento sul territorio, coinvolgendo gli associati nella vita dell’organizzazione. Abbiamo affrontato oltre ai temi interni, diversi temi politici: il mercato del lavoro, la nuova PAC, la frutticoltura, la viticoltura, l’olivicoltura, la copertura del rischio, la bonifica ovvero il tema acqua in agricoltura per l’irrigazione e gli impianti antibrina, le iniziative per fare fronte alle varie calamità, la fauna selvatica”.
Questi temi sono quelli portanti del programma politico-sindacale dei prossimi anni: futuro green, gestione dei cambiamenti climatici e questioni ambientali, da affrontare con informazioni corrette basate sulla scienza e non sull’ideologia; cura delle aree interne e importanza di tecnologie, infrastrutture, accesso alla rete, servizi, welfare; l’attenzione alla zootecnia e alla silvicoltura; il tema dell’acqua, per l’irrigazione e per l’utilizzo negli impianti antibrina, come far arrivare acqua fino alla parte sud di Rimini (il Cer arriva a Rimini nord) e sviluppo di altri invasi interaziendali. E poi ancora il terreno sul quale è necessario proseguire nelle azioni: ricambio generazionale, l’imprenditoria femminile, tutela reddito, equa distribuzione del valore, fauna selvatica e copertura del rischio; manodopera di base e specializzata; semplificazione e alleggerimento burocratico. Cia è anche servizi, non solo agli agricoltori, ma a tutti i cittadini e anche su questa parte l’impegno è quello di consolidare e potenziare l’offerta.
“Una componente importante della nostra associazione sono le associazioni di persone – ha proseguito Misiorcchi – L’Anp Romagna è stata molto attiva nella proposta e nell’attività politica, si è occupata di welfare, sanità e pensioni. Donne in Campo dovrà continuare a lavorare per valorizzare l’imprenditoria femminile e porre all’attenzione le problematiche di genere. I giovani di Agia dovranno trovare metodi nuovi per avvicinare i giovani all’associazione”.
“Voglio sottolineare una cosa che mi rende orgoglioso di appartenere a questa associazione – ha sottolineato Misirocchi – La Cia appartiene a noi associati, non abbiamo finanziamenti esterni che ci legano a qualcuno o ci condizionano nell’azione politica. Dobbiamo sempre avere presente che la nostra azienda non finisce all’interno dei propri confini, abbiamo il dovere di spingerci oltre e di rappresentarci poiché dove non siamo noi, altri decidono per noi. Rappresentarci significa anche scegliere le strategie con cui farlo, sotto questo aspetto è fondamentale condividere percorsi e costruire alleanze col resto della rappresentanza”.
Misirocchi ha posto l’attenzione, inoltre, sull’importanza di tenere aperto il dialogo e la collaborazione con tutte le organizzazioni di rappresentanza del mondo economico, non solo con quelle del settore agricolo, e ha ribadito la positività della costituzione del tavolo dell’imprenditoria a livello romagnolo. “Proprio nei momenti difficili della primavera 2020 è stata riscoperta l’importanza dei corpi intermedi. La Cia – ha concluso Misirocchi – per quello che è, e per quello che rappresenta, può dare un contributo importante nell’affrontare un futuro complicato con l’impegno di tutti noi, con la nostra partecipazione. Come cantava Gaber: libertà è partecipazione”.