A causa di nuove gravi lesioni che hanno coinvolto la navata destra della Collegiata di San Michele Arcangelo di Brisighella, l’amministratore parrocchiale e vicario generale della Diocesi don Michele Morandi ha predisposto la chiusura della chiesa a partire da lunedì 1° agosto. La decisione è stata presa in comunione con il vescovo, monsignor Mario Toso, poiché questa situazione può ulteriormente compromettere anche il resto della Chiesa per l’incolumità di tutti.
Le messe saranno celebrate, mantenendo gli stessi orari, nella chiesa di S. Maria degli Angeli (Osservanza) da sabato 6 agosto fino a data da destinarsi.
“All’inizio di gennaio – scrive don Michele Morandi in una lettera rivolta ai parrocchiani e cittadini -, a causa di una frana, un’ordinanza del Comune per la tutela di tutti ha interdetto il passaggio e di conseguenza l’utilizzo del Santuario del Monticino e dell’attigua canonica. Personalmente ho poi vietato l’utilizzo delle sacrestie di San Michele per l’evidente rischio che comportava anche il solo passaggio. Dopo aver chiesto parere al Consiglio per gli affari economici delle parrocchie, ho dato incarico ai tecnici di approfondire la situazione geologica e strutturale di entrambe le chiese e di ipotizzare interventi di messa in sicurezza e restauro di questi beni vincolati”.
“Contemporaneamente – prosegue don Michele – il vescovo, che ha sempre seguito con attenzione questa difficile situazione, ha deciso di far partecipare con priorità assoluta i progetti di ristrutturazione di queste due nostre chiese al bando che prevedeva i fondi del Pnrr per la messa in sicurezza dei luoghi di culto. Oggi, complice la straordinaria siccità, la navata destra della Collegiata di S. Michele presenta gravi lesioni. Per questo, da oggi, è vietato l’utilizzo di questa stessa navata”.
“Poiché questa situazione può ulteriormente compromettere anche il resto della Chiesa – continua il vicario – per l’incolumità di tutti, la chiuderemo da lunedì 1° agosto. La Collegiata non potrà più essere utilizzata fino alla messa in sicurezza che richiederà importanti e radicali interventi di restauro strutturale per i quali oggi non abbiamo risorse a causa della grave situazione economica in cui da decenni versa la parrocchia. Ieri ho preso questa grave decisione, in comunione con il Vescovo, dopo un sopralluogo effettuato con i tecnici che hanno consigliato di muoverci in questa direzione”.
“Stiamo istruendo le pratiche per richiedere alla Conferenza Episcopale Italiana i finanziamenti dell’8 per mille – conclude don Michele -. Resta il fatto che, anche qualora si riuscissero ad ottenere dei finanziamenti, non si riuscirà mai a coprire il 100% della spesa. Sono, pertanto, a chiedere un aiuto straordinario a Enti pubblici, famiglie, imprese, cooperative del territorio dell’Unione della Romagna faentina e non solo, perché la nostra splendida Collegiata, chiesa di uno dei borghi più belli d’Italia, possa essere riaperta. Il territorio del comune di Brisighella merita l’attenzione di tutti perché la chiusura dei luoghi di culto, oltre a danneggiare la comunità cattolica, priva Brisighella di importanti centri di attrazione turistica e paesaggistica anche grazie alle importanti opere d’arte che verranno messe presto in sicurezza con le autorizzazioni e secondo le modalità indicate dalla competente autorità”.
“Sono grato a tutti i parrocchiani, al consiglio pastorale e per gli affari economici, a quanti con dedizione esemplare stanno mantenendo viva la comunità”.