Mercoledì 12 giugno il Consorzio riattiverà a pieno regime la derivazione dal Fiume Ronco al Canale irriguo del Molino di San Bartolo che era stata interrotta a seguito del crollo della Chiusa di San Bartolo, avvenuta il 25 ottobre 2018 a causa di un sifonamento e cedimento dell’argine sinistro del Fiume Ronco. Il servizio tecnico della Regione, dopo aver redatto un progetto per il ripristino statico della chiusa e della strada statale Ravegnana, ha iniziato i lavori a novembre, a brevissimo tempo dalla tragedia, mentre il Consorzio di Bonifica si è subito attivato per trovare le soluzioni ottimali per ripristinare la funzione principale della chiusa, quella irrigua. Attraverso una chiavica a monte dello sbarramento viene infatti invasato il Canale del Molino di San Bartolo, un vettore irriguo a servizio di 103 aziende agricole per un totale di mille ettari di terreno coltivato. A marzo, inizio della stagione irrigua, il Consorzio è riuscito ad approvvigionare il Canale del Molino mediante un gruppo di sollevamento mobile e un sistema di ture per consentire lo spostamento della pompa in relazione all’avanzamento del cantiere regionale per la messa in sicurezza statica della Chiusa.
Con questa soluzione provvisionale e il costante monitoraggio delle esigenze irrigue effettuate dal personale consortile, che ha sempre lavorato in coordinazione coi tecnici regionali, è stato possibile garantire l’irrigazione dei 1000 ettari di colture senza alcun disservizio.
Lunedì 10 giugno sono state concordate le fasi operative con la Direzione Lavori della Regione e da martedì verranno innalzate le paratoie della Chiusa con step progressivi di cm 50 ogni 4/6 ore: l’avvio della derivazione a gravità avverrà mercoledì 12 e nei giorni successivi si riporteranno le quote di livello del canale nelle condizioni ordinarie.