Metano Faenza chiude al 30 settembre. Dall’1 ottobre Metano Faenza e tutta l’area annessa (distributore di benzina e autolavaggio) saranno chiusi. Il rinnovo del prezzo del metano, aumentato a causa del conflitto in Ucraina e della conseguente crisi energetica, non è conveniente e sarebbe costato al pubblico oltre 4 euro al chilo, non fattibile nei confronto con altri distributori e altri carburanti (fra i 3,5 e i 4,2 euro al chilo). Proprio ad ottobre, infatti, era previsto il rinnovo contrattuale con i fornitori.
Le difficoltà energetiche mondiali non danno garanzie sul futuro e al 30 novembre vi sarà un’ulteriore valutazione per riaprire a gennaio 2023, ma le speranze sono limitate. Quattro dipendenti della società (di cui 2 vicini alla pensione) sono ora in cassa integrazione. Da parte del proprietario Giorgio Baralli c’è grande rammarico, ma non rassegnazione. L’obiettivo ora è di sostenere i quattro dipendenti in difficoltà.
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