Giovedì 31 ottobre è stato proclamato dalla Flc Cgil lo sciopero per l’intera giornata di tutte le lavoratrici e i lavoratori della filiera della conoscenza: scuola, università, ricerca e Afam e scuole non statali con contratto Aninsei. A Ravenna è previsto un presidio in piazza del Popolo di fronte la Prefettura a partire dalle 10.30. Nel corso del sit-in una delegazione del sindacato e dei lavoratori sarà ricevuta dal prefetto.

“Sono diverse le motivazioni che ci hanno condotto allo stato di agitazione prima e poi alla proclamazione dello sciopero – spiega la segretaria generale della Flc Cgil Ravenna, Francesca Lo Iacono -, a partire dalle mancate risposte da parte di un ministro sordo alle nostre rivendicazioni. Chiediamo: risorse adeguate in legge di bilancio per un dignitoso rinnovo contrattuale che permetta al personale di avere uno stipendio adeguato in relazione alla crescita dell’inflazione del triennio 22/24; stabilizzazione, attraverso un piano straordinario di assunzioni, dei 250mila precari a cui vengono reiterati puntualmente contratti a tempo determinato e restituzione dei 130mila posti tagliati dal 2008 al 2011; salvaguardia della dimensione nazionale del contratto contro ogni ipotesi di autonomia differenziata e regionalizzazione del sistema pubblico e di istruzione. Nella bozza della legge di bilancio, che si appresta ad essere approvata riscontriamo risorse inadeguate per il corretto funzionamento delle scuole e tagli lineari pari a 7.834 unità di personale ATA e docente. Per tali ragioni, in assenza di risposte e vista la mancata volontà ancora una volta di vedere la scuola pubblica come risorsa e non come spesa, abbiamo deciso di scendere in piazza e manifesteremo il nostro dissenso”.