Con l’adeguamento e l’aumento delle tariffe sui titoli di viaggio emessi da Start Romagna nei comuni della provincia di Ravenna sono stati soppressi gli abbonamenti dedicati agli over 70 anni, che prevedevano un costo annuale di 110 euro, erano nominativi e davano la possibilità di viaggiare nell’intera rete per 12 mesi. Questo è quello che ci segnalano con viva amarezza diversi utenti che stavano procedendo al rinnovo dell’abbonamento.
La decisione di Start di eliminare in toto questa possibilità porta ad allineare la platea che usufruiva della scontistica, con notevoli vantaggi in termini di diminuzione del traffico privato e dei saldi ambientali, ai costi dei normali abbonamenti, vale a dire 256,00 euro per 1 zona, 311 per 2 zone, e via via a salire fino a 512 euro all’anno per le 5 zone. Tali aumenti per entità e valore non possono certo considerarsi un semplice adeguamento. Questa decisione – assunta dall’azienda Start senza alcun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali di categoria, né tanto meno con quelle che rappresentano i pensionati che furono protagoniste dell’accordo con l’allora Atm – pone Cgil, Spi Cgil, Filt Cgil e Federconsumatori in una posizione di netta contrarietà. Riteniamo, infatti, che, nel caso non si tratti di una svista, sia necessario riconsiderare la decisione assunta, tenendo conto in particolar modo delle fasce più deboli, poiché da anni i pensionati non beneficiano di aumenti significativi delle loro pensioni, nemmeno di quelle minime e più basse. Proprio per loro, su cui si sono scaricati gli aumenti più significativi, l’utilizzo dei mezzi pubblici diventa spesso indispensabile per garantire un minimo di autonomia in termini di mobilità e di qualità della vita.
Capiamo che rispetto al 2014, quando si fissarono le tariffe, sono molti gli elementi che sono cambiati e, pur non potendo condividere, abbiamo compreso come dopo molti anni la manovra tariffaria fosse necessaria alla luce dell’enorme aumento dei costi di gestione a cominciare dal carburante e della mancata costruzione di una strategia nazionale che pure il Governo ha più volte promesso. È necessario che sia rispettato quanto ribadito più volte dai diversi interlocutori e anche a mezzo stampa dall’agenzia AMR, che proprio in relazione agli aumenti dichiarava che il principio alla base della manovra era stato quello di tutelare gli abituali utilizzatori del servizio, senza impatti per i titolari di abbonamento annuale che quindi non avrebbero avuto alcun aggravio. Ci aspettiamo che le azioni siano conseguenti e quantomeno, se si deve intervenire, riteniamo necessario aprire una fase di confronto che coinvolga i diversi attori, tra cui organizzazioni sindacali, associazione dei consumatori, azienda Start, Agenzia Mobilità Romagna (AMR) e Comuni coinvolti.