Cgil Cisl e Uil apprendono dalla stampa che la sindaca del Comune di Conselice ha deciso di mettere mano al portafogli dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, i maggiori contribuenti del gettito fiscale, aumentando l’addizionale IRPEF comunale.
Come se non bastasse poi, l’aumento propone una modalità di prelievo non progressiva e di conseguenza non proporzionata alle condizioni economiche reali dei cittadini.
Cgil Cisl e Uil avrebbero auspicato un confronto, nel quale discutere gli elementi di tutta la tassazione locale, al fine di renderla più equa, articolando percentuali diverse di prelievo in base alle fasce di reddito. Purtroppo ciò non si è verificato, disattendendo ogni prassi concertativa e quindi violando il significato delle intese previste nei protocolli di relazioni sindacali sottoscritti con l’Unione della Bassa Romagna.
Per questo motivo Cgil, Cisl e Uil esprimono il loro totale dissenso, nel metodo e nel merito, nei confronti dell’annunciato incremento dell’addizionale IRPEF.
Peraltro la decisione della sindaca giunge in un momento in cui, a livello nazionale, il Governo apre una riflessione sulla riduzione del prelievo fiscale sui lavoratori dipendenti e pensionati. Riconoscendo di fatto che la crisi economica ha prodotto effetti molto diversi tra le varie componenti della comunità (pochi fortunati si sono arricchiti mentre la maggior parte delle persone si è impoverita).
Mentre lo Stato si propone di intervenire per ridurre le diseguaglianze, a livello locale ci troviamo di fronte a una linea d’azione completamente opposta.
Cgil Cisl e Uil chiedono l’avvio di un confronto urgente con l’Amministrazione comunale e in caso di riscontri negativi valuteranno ulteriori azioni.